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La fivebet selvaggia di Phil Hellmuth che ha fatto prendere il largo a Jason Koon nella sfida heads-up

Aggressività cieca. Nella sfida High Stakes Duel tra Phil Hellmuth e Jason Koon, gli equilibri iniziali si sono rotti con una mano condotta col piede sull’acceleratore dal 16 volte braccialettato.

Senza badare troppo a blocker e range percepiti, il Poker Brat ha deciso di andare in five-bet con carte molto marginali, salvo poi dover lasciare all’avversario quasi un terzo delle chips di cui disponeva al momento.

Una volta passato in vantaggio, Koon è stato poi letteralmente implacabile.

La mano

Il round 5 della sfida heads-up è iniziato da una oretta. Hellmuth ha uno stack di 824k chips mentre Koon ha una dotazione di 770k chips.

Su blinds 1.500-3.000 Hellmuth completa da bottone Q 6 , da big blind Koon spilla A A e rilancia 10.400, Hellmuth tribetta 32.000, Koon fourbetta 120.000, Hellmuth fivebetta 260.000, Koon va all-in per 773.000, Helllmuth folda!

Le odds del call

Dopo il push di Koon, Hellmuth dovrebbe aggiungere 513.000 chips per chiamare. In mezzo al piatto ci sono un milione 33 mila chips. Il punto di break even del call è quindi al 33% secco.

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Molto lontano dalla equity delle sue carte contro il range di push di Koon. Qualora questo fosse composto da top 10% (quindi, secondo PokerStove, 88+, A9s+, KTs+, QTs+, AJo+, KQo), Hellmuth avrebbe infatti il 27,4% di possibilità di vincere il piatto.

E più il range di Koon è stretto, più la equity del Q6 diminuisce. Proprio per la possibilità di togliere combo dal range di valore avversario, action come quella di Hellmuth vengono intavolate con in mano dei blockers.

Con il suo Q6, qui, Hellmuth blockera poche combo del range avversario che arbitrariamente gli abbiamo assegnato sopra: QQ, AQ, KQ e QJs-QTs.

Il video

Ecco il video della mano. Da notare le reazioni dei due commentatori alla action di Hellmuth.

Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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