Oggi è lui, il pokerista italiano sulla bocca di tutti, e lo è ultra-meritatamente. Parliamo ovviamente di Gabriele Re, vincitore la notte scorsa del Battle Of Malta – Autumn Edition. Lo abbiamo raggiunto per farci raccontare le impressioni sul suo più importante risultato in carriera nei tornei di poker live. Quello che emerge dalle poche parole che ci siamo scambiati è una spiazzante umiltà, che riesce a convivere con una grande preparazione. Un connubio raro e che sorprende, ma solo chi non conosce Gabriele.
In questo Articolo:
Intervista a Gabriele Re, vincitore del Battle Of Malta
Gabriele e la strategia al final table BOM
La prima domanda riguarda la strategia che hai tenuto. L’impressione è che tu avessi impostato una prima parte di tavolo finale a zero o bassissimi rischi, per poi cambiare marcia in seguito. Mi viene in mente un fold pre di 88 con 30x circa dietro, non ricordo se su apertura di uno più short. Corretto?
No, è un’impressione non corretta. In realtà ho cercato di giocare ogni spot al meglio, e se mi fossi dovuto giocare la tournament life alla prima mano perché reputavo fosse uno spot +ev, lo avrei fatto senza esitazioni. Il fatto di avere giocato inizialmente poche mani è ascrivibile solo al fatto di essere stato card dead. Poi, per considerazioni ICM, il mio stack non mi permetteva di fare il bullo mettendo pressione a tutti e non ero nemmeno lo short senza nulla da perdere e che può prendersi qualche rischio in più. Ero in un limbo, in cui il rapporto tra rischi e benefici era troppo svantaggioso. Per quanto riguarda il fold con 88, credo sia corretto. In generale, in ottica ICM i flat call con le coppie sono più negativi di quanto si possa pensare, mentre ha spesso più senso flattare broadway suited o assi suited.
Lo spot più complicato
C’è stato uno spot a 6 left, dove Van Wersch ha openshovato da hi-jack più di 40 bb, facendo foldare AJs a Xavier e 88 a te. Prima di shovare, ti ha chiesto quanto avessi tu che stavi sul bottone. Era perché ti considerava l’avversario più duro o c’è dell’altro?
Diciamo che è stato lo spot più complicato del tavolo finale. Credo che lui mi abbia chiesto quanto avessi non tanto perché mi temeva, quanto perché ero lo stack più deep dopo il suo e magari voleva sapere per quanti bui effettivi sarebbe andato a shovare.
Io in quello spot ho pensato a chiamare, ma 88 era un po’ troppo loose come call, anche per la presenza di diversi short stack che mi imponevano range più stretti.
Gli avversari, l’umiltà e l’autocritica
A proposito di Raoul Van Wersch, è stato sicuramente l’animatore del tavolo finale. Che impressione ti ha fatto?
L’olandese sicuramente è un buon giocatore, secondo me su alcune linee e dinamiche era più preparato di me, mentre magari in altre posso dire meglio la mia. Detto questo, credo sia un ottimo giocatore, con cui mi ero anche costruito una buona history perché ci ho giocato tanto dal day 3 in avanti.
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Sul torneo hai qualche recriminazione o spot che avresti potuto o dovuto giocare diversamente?
Non ho particolari recriminazioni, anche perché ho avuto la fortuna di non ritrovarmi in spot estremamente complicati o decisioni super close, anzi al contrario nella mia testa erano tutte abbastanza pulite.
Che voto dai al tuo torneo?
Che voto mi do? Diciamo 8, come ho detto non ci sono stati spot estremamente complicati, ma intendo lungo tutto l’arco del torneo. Tra l’altro credo di averne sbagliati 2 o 3 nei 5 giorni di torneo, quindi non credo di meritare un voto più alto.
Kingmave, la famiglia e il futuro (sempre più da top grinder)
Diventare papà ha in qualche modo influenzato qualche aspetto del tuo gioco?
La paternità ti può condizionare, ma in maniera inconscia. Sicuramente la consapevolezza di avere una famiglia e un cucciolo che ti aspettano e che amo, mi fa vivere il mio lavoro in maniera più serena, in quanto ho tante gioie extralavorative che sono le principali della mia vita. Quindi, le soddisfazioni che mi regala il lavoro saranno sempre secondarie, di contorno.
Dopo il tuo successo più importante nei tornei live, quali sono i tuoi programmi adesso?
Per i prossimi mesi ho intenzione di essere ancora più presente sui miei canali social, per condividere ancora di più il mio percorso lavorativo con le persone che avranno voglia di seguirmi, e penso che come obiettivo per il 2024 ci sia quello di provare a confermarmi tra i top winner del .it.
Immagine di copertina: Gabriele Re (courtesy Battleofmalta.com)