Nessuna gloria per Giuliano Bendinelli all’EPT Praga. Nella capitale ceca il vincitore del Main Event a Barcellona ha alzato bandiera bianca nella prima giornata di gioco.
L’eliminazione è arrivata in seguito a un herocall andato male: il player genovese ci ha spiegato il processo di pensiero che ha messo in atto per decidere di chiamare.
La mano
Sesto livello di gioco blind 400 800 con bb ante.
Kulev apre 1.700 da cutoff, Bendinelli chiama da big blind
Flop 6 8 J , Bendinelli check, Kulev check.
Turn 10, Bendinelli leada 4.000, Kulev chiama.
River Q Bendinelli 3.600, Kulev all-in 38.000, dopo un time bank Bendinelli chiama con A 9 .
Kulev gira K 8 per il colore lasciando il genovese con uno stack di 7 mila.
La conta delle combo
Nello spiegare le ragioni del bet-call, Bendinelli analizza il range del suo avversario. Per iniziare prende in esame i bluff che può contenere:
“Al river oppo come bluff obbligatori ha sei combo con A cuori, ovvero tre combo ATo e tre combo A8o, e sei combo con K cuori, ossia tre KTo e tre K8o. Quindi sono 12 bluff obbligati più altri bluff a caso che può forzare al river.”
Poi viene il momento di analizzare il range di valore avversario:
“Di value ha poco perchè molti assi AXs li cbetta al flop, quindi di valore può avere A8c che checka dietro al flop, K8c come in effetti aveva… Poi non voglio dire basta, può avere 87c e altre combo con l’8 soprattutto, e magari qualcos’altro tipo qualche asso x a cuori che decide di non cbettare al flop. Diciamo che sono 7-8 al massimo dieci combo di valore, a fronte di più di 12 combo di bluff… Come faccio a foldare?”
Il bet to induce
Bendi spiega di aver bettato piccolo al river proprio per indurre l’avversario a rilanciare.
“E’ una puntata che potrei fare anche con doppie coppie per foldare al raise. Ero pronto a snappare sul rilancio ma mi aspettavo un raise normale, tipo che io betto 25%-30% pot e lui raisa 18k-20k, un raise x6 o x7 rispetto alla puntata. Invece lui è andato all-in con un raise x12. A quel punto ho voluto prendermi un attimo un minuto scarso per verificare che fossi sicuro al 100% di non voler foldare. Quando ho compreso che tanto non avrei foldato sto spot non ho neanche voluto sprecare i timebank, ho messo subito la fiches per chiamare.”
Rimasto con meno di dieci bui al termine di questa mano, Bendi ha trovato l’eliminazione nella seguente, pushando da small blind sul big blind di Teun Mulder.
Foto in alto: Manuel Kovsca / PokerNews