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Hustler Casino Live - Adelstein vs Lew

Scandalo Hustler: il mistero si infittisce tra accuse, repliche e presunte minacce

Sono trascorsi più di 10 giorni, ma sullo scandalo della mano con presunto cheating avvenuto tra Garrett Adelstein e Robbi Jade Lew all’Hustler Casino Live, le polemiche non accennano minimamente a placarsi. Mentre l’indagine promossa dallo stesso HCL va avanti, ci sono stati ulteriori sviluppi sulla vicenda tra interviste, post su social e forum, accuse incrociate, repliche piccate. E c’è anche un’accusa di minacce, lanciata da una reporter del LA Times nei confronti di uno dei protagonisti della vicenda. Ma andiamo per ordine.

Hustler Casino Live e l’impiegato licenziato

Il 7 ottobre scorso, dall’account ufficiale di Hustler Casino Live abbiamo appreso un importante aggiornamento.

In estrema sintesi, durante l’investigazione tuttora in corso che era stata annunciata insieme alla possibilità di un ricorso alla macchina della verità, da una attenta revisione di tutti i filmati è venuto fuori che un impiegato di produzione dello show – tale Bryan Sagbigsal – ha sottratto tre fiches da 5.000$ dallo stack di Robbi Jade Lew. Questa persona è stata subito licenziata dalla società, la High Stakes Poker Production.

Perkins e Haralabob e la ricca taglia per chi sa qualcosa

Questo particolare ha subito innescato una ulteriore serie di speculazioni, riguardo al fatto che questo Sagbigsal potrebbe avere avuto un ruolo in una possibile collusion ai danni di Garrett Adelstein. Non c’è alcuna prova in merito, ma molte ore di video di poker vip come Joey Ingram e Doug Polk, che hanno deciso di non mollare la presa e andare in fondo alla vicenda.

Non solo, perché grazie a Bill Perkins e “Haralabob” Voulgaris è stata fissata una taglia da oltre 215mila dollari per chi fornisse prove della collusion. Tale cifra è stata stanziata per incoraggiare eventuali confessioni.

La lunga “arringa” di Garrett Adelstein su 2+2

A seguito di questi sviluppi, Garrett Adelstein ha pubblicato un lungo post sul forum di twoplustwo, ovviamente in accordo con il suo team legale. In questo post ci sono ampi dettagli su tutti i protagonisti della presunta collusion ai suoi danni, dalla stessa Robbi Jade Lew al già citato Sagbigsal fino a RIP, altro giocatore presente durante lo streaming.

Adelstein non risparmia particolari di quella che, al momento solo nella sua opinione, sarebbe stata una truffa nei sui confronti. Qui il link al post, che ovviamente ha avuto centinaia di repliche e commenti.

L’ex impiegato di Hustler Casino Live replica ad Adelstein: “Quello che dici non ha alcun senso”

Sappiamo dunque che questo Bryan Sagbigsal era un impiegato nella produzione dell’Hustler Casino Live e che è stato licenziato in seguito a quanto emerso dalla revisione dei video. Lo stesso Sagbigsal nega però con forza ogni suo coinvolgimento in un questa supposta truffa. L’uomo ha ribadito la sua visione dei fatti in una piccata risposta al già citato thread di Adelstein su 2+2. Pubblichiamo qui la traduzione integrale del suo intervento:

“Io adoravo Hustler Casino Live, non ho colluso in alcun modo con Robbi Jade Lew, RIP o Beanz per imbrogliare te, Garrett. Per quale ca**o di motivo avrei dovuto scegliere, in uno stream che sapevo già sarebbe stato tra i nostri più visti di sempre, di imbrogliare il più talentuoso e amato giocatore di cash game al mondo? Questa è la cosa più stupida che abbia mai sentito. Invito chiunque stia leggendo a pensarci: perché mai avrei dovuto truffare il più forte giocatore di fronte a migliaia e migliaia di spettatori in contemporanea, oltre ai milioni che l’avrebbero visto in seguito?

Perdonatemi il linguaggio scurrile, ma questa cosa sarebbe fottutamente stupida! Dovreste riconsiderare quelli che pensate siano fatti, in questo caso, perché è assolutamente fuori dal mondo che io abbia truccato questa partita. Avevo il più profondo rispetto per l’integrità del gioco e ammiravo tutti i giocatori che venivano allo show, compreso te, amico (riferito ad Adelstein, ndr). E’ patetico che tu possa incolpare me quando io ti ho sempre ammirato e rispettato, stupido cretino! Non avevo alcuna intenzione di truffare te, né chiunque altro”.

Sagbigsal entra poi nel dettaglio della mano, per spiegare che in realtà è uno che conosce il gioco e, proprio per questa ragione, mai avrebbe scelto uno spot del genere nel caso avesse avuto intenzione di truffare.

“Pure ammettendo che io volessi alterare la partita, perché mai avrei dovuto scegliere la mano di j 4 ? Non ha alcun senso. Lo hai detto tu stesso, anche senza conoscere le carte in mano agli altri “j 4 ha davvero poca equity contro la stragrande maggioranza dei semibluff, senza considerare tutte le possibilità in cui lei sarebbe già drawing dead”.

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Non sono stupido, gioco a poker e conosco queste dinamiche, inoltre avevo le percentuali effettive dal vivo. Perché mai nella vita avrei dovuto scegliere questo spot per segnalare a qualcuno di fare questo super hero call con j 4 su 10 10 9 3 ? Hai smascherato un paio di pa**e, non ha alcun senso. Ok è tecnicamente avanti, ma è comunque un call da cani con una carta a scendere.”

Le presunte minacce a una giornalista del LA Times

Tutto finito? Nemmeno per idea. Entra in gioco Andrew Chang, reporter del LA Times che nei giorni scorsi aveva intervistato la Lew sul caso Hustler. Chang le aveva chiesto anche conto dei presunti messaggi che le avrebbe inviato questo Bryan su Twitter, messaggi in cui la scagionava da ogni accusa ma sulla cui veridicità ci sono molti dubbi, anche perché lo stesso Bryan aveva poco prima proceduto alla cancellazione del proprio account sul social network dell’uccellino.

E, sempre dalla Chang, ieri è arrivato un tweet piuttosto imbarazzante per Bryan Sagbigsal.

“Ieri ho scovato Bryan Sagbigsal, l’impiegato licenziato dell’Hustler Casino Live, a Long Beach, dove vive insieme alla famiglia della sua fidanzata. Ha detto che non avrebbe risposto riguardo al suo ruolo nello scandalo.

Ci sono state molte dicerie nel mondo del poker, a proposito del fatto se alcuni commenti o messaggi di testo attribuiti a Sagbigsal nei giorni scorsi siano davvero riconducibili al vero Bryan Sagbigsal. Quando l’ho avvicinato, era seduto dal lato passeggero di una Subaru verde, indossava una maglietta marrone degli Arctic Monkeys, un cappellino nero, occhiali da sole e pantaloni grigi. Era appena arrivato a casa insieme alla sua ragazza, che era alla guida. Il padre di lei era invece sul marciapiede insieme a me.

Appena ho fatto per andarmene, Sagbigsal è uscito dall’auto e si è messo in mezzo alla strada a fare foto a me e alla mia macchina. Quando ho abbassato il finestrino per chiedergli il motivo, e per chiedergli se conosce Robbi, lui mi ha detto: “Ti faremo seguire se non te ne vai adesso. Faresti meglio ad andare, altrimenti ti seguiremo ovunque tu vada.”

Come vedete, il mistero pare ancora lontano da una risoluzione. Molti, a partire dalla stessa organizzazione dell’ Hustler Casino Live, sono impegnatissimi a cercare di fare chiarezza. Ma, fino ad allora, difficilmente riusciremo a lasciarci questo scandalo alle spalle.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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