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I folli range di Samuel Laskowitz al Final Table del Colossus

In più di un’occasione avete letto nel nostro portale che per diventare un giocatore vincente nel medio e nel lungo periodo, è necessario adottare una strategia aggressiva che esula dall’attesa delle carte che un tempo venivano considerate “giocabili“.

Il range utilizzati dai giocatori più performanti nel panorama pokeristico attuale, si possono ormai recuperare in tante maniere: dai server di supporto quando li si incontra online, dai tavoli finali trasmessi in streaming, dai blog dei tornei più importanti, dalle loro specifiche performance sulle varie piattaforme, Twitch in primis.

Una di queste performance è stata offerta nella notte tra martedì 28 e mercoledì 29 giugno, allorquando si è disputato il Final Table del Colossus, la cui cronaca potrete trovare nel report di questa mattina.

Sam Laskowitz, l’aggressività al potere

Ci riferiamo allo statunitense Sam Laskowitz, autentico protagonista del tavolo finale del torneo trasmesso in streaming su PokerGo.

Già nelle giornate precedenti l’americano aveva mostrato in più di una occasione, la riluttanza di rimanere per troppe mani fuori dai piatti, ma questa notte ha davvero stupito tutti.

Laskowitz ha cominciato il Final Day da chipleader con 52 Big Blind, ben 20 in più del secondo provvisorio, Paul Hizer, che poi alla fine vincerà il torneo.

Il nativo di New York, che non aveva mai fatto registrare nessun cash prima di quello di stanotte nei tornei live, è ripartito in sesta marcia anche nella giornata conclusiva.

Lo start spinto

Dopo una mezzora di “riscaldamento”, Sam Laskowitz apriva in miniraise a 8 milioni da EP con uno stack di 220 milioni, 3bettato All In da Ruttler per 22 milioni. I due andavano allo showdown con quest’ultimo decisamente avanti: 10 10 vs k 10 e, al termine di un board liscio, 8 4 3 9 3 , che solo al turn apriva un flush draw a picche, raddoppiava.

Nel livello successivo Laskowitz era ancora protagonista e decideva di mettere ai resti in BVB il connazionale James Scott per uno stack effettivo di 44,5 milioni con 10 3 , chiamato dal rivale sul BB con una coppia di 4 rossi. Anche in questo caso la mano migliore teneva, sul board a 8 3 6 9 .

A questo punto Laskowitz scendeva a 140 milioni circa, 28x.

Bluff, ancora bluff

Samuel Laskowitz Courtesy Hayley Hochstetler & Pokernews

Sam Laskowitz non abbandonava il suo stile di gioco nemmeno adesso che nessuno era ancora uscito e gli stack si erano livellati.

Paul Hilzer apriva da Cutoff con a q a T6.000 per 13.500 e Laskowitz difendeva da BB con q 6 . Arrivava un doppio check al flop e al turn, 9 7 2 4 . Ma al river, un 8 , Laskowitz sparava 10 milioni, bet size che il suo avversario non si sentiva di chiamare e metteva sotto la mano migliore.

Alcune mani dopo l’americano metteva con una coppia di 3 sullo shove dello short stack Luong Quach che si presentava allo showdown con due donne nere. Anche in questo caso la coppia maggiore reggeva su j 4 2 9 6

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Laskowitz era poi protagonista dell’eliminazione di Jeff Loiacono al sesto posto, nella quale la faceva da padrone con a q contro il q 10 del rivale, per risalire a quota 239 milioni, circa 30 bui e nuova leadership.

Tavolo dominato a 5 left

A 5 left il range del newyorkese si apriva ancora di più. A T8.000 apriva da UTG con k 4 da UTG e portava a casa il piatto, per poi essere walkato con 9 6 e aprire poche mani dopo da bottone con 2 10, sempre mai chiamato.

I suoi compagni al tavolo rimanevano in due quando da BB chiamava correttamente lo shove di Pelon da SB in BVB con a 9 , Pelon giocava con 3 q e il board gli regalava l’heads up contro l’inglese Hizer, contro il quale partiva con un vantaggio di 4 a1.

In una delle prime mani del testa a testa conclusivo, il vantaggio si assottigliava. Laskowitz apriva a 21K da BTN con 7 2 , oppo chiamava con k 8 e check pushava sul flop a 9 5 sulla CBet di 17 milioni del chipleader che foldava.

Samuel Laskowitz

L’heads up minuto per minuto. Laskowitz sbrodola

Un Coin Flip regalava la leadership al britannico, che chiudeva scala con a q su board 10 8 5 j k e neutralizzava così la coppia di 3 del suo avversario in AIPF.

Laskowitz rimaneva con 10x, quando apriva da BB 7 2 sul limp di Hizer con k 7 che chiamava. Su j 8 6 l’inglese chiamava 21 milioni dell’avversario. I due checkavano sul 6 cascato al turn, mentre al river, un a , l’americano ne metteva 40 milioni in bianco totale. Hilzer ci pensava per tre minuti buoni ma alla fine faceva la chiamata corretta.

Gli ultimi sei Big Blind dell’americano finivano dentro ancora una volta con “Top Range“, 8 2 . Hizer lo metteva ai resti da bottone con una mano legittima come a 3 e l’americano, dopo qualche tentennamento, chiamava da BB. Board bianco e titolo all’inglese.

Homepage: Samuel Laskowitz Courtesy Danny Maxwell & Pokernews

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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