Nella stessa notte che ha incoronato Alessio Albore vincitore del Main Event, all’IPO Sanremo si è giocato anche l’ultimo atto dell’IPO Master.
Ad alzare il trofeo al cielo, dopo un deal a cinque imposto dalla casa da gioco alle sei di mattina, è stato Matteo Zanardi, 30enne amico di Simone Demasi che lavora nella nightlife di Genova. Ecco la nostra chiacchierata.
In questo Articolo:
Il rapporto con il poker
Ciao Matteo e complimenti per la vittoria! Per iniziare raccontaci il tuo percorso pokeristico…
La mia storia col poker inizia da poco, da due anni e mezzo circa. Mi sono appassionato al gioco durante il periodo del Covid, come tanti altri. Essendo costretti a stare in casa mi sono appassionato a questo mondo. Ho comprato alcuni libri sul poker, tra cui “Ogni Mano Rivelata”, che è un classico pokeristico di Gus Hansen. E chiaramente ho iniziato a giocare online, però come ogni cosa che faccio nella vita, sostanzialmente non mi piace fare le cose a caso. Pertanto dopo essermi appassionato ho deciso di intraprendere un percorso anche facendo coaching tramite Giulio Bendinelli, che come me è di Genova e con cui l’amicizia che c’era è poi maturata anche grazie al poker. Facendo coaching con lui ho iniziato a giocare sempre di più e a capirci sempre di più. Inoltre sono molto amico di Simone Demasi e quindi essendo circondato da questi personaggi la passione è andata sempre di più coltivandosi e migliorando, perché chiaramente poi giocando, giocando, giocando, imparando, imparando, imparando, avendo la possibilità di parlare con amici che sono professionisti del settore di ogni trasferta, ogni torneo, ogni spot, chiaramente ho cercato di fare un po’ da spugna per apprendere nozioni e migliorare sempre di più.
Quanto assiduamente giochi a poker?
Pratico questa attività quando riesco perché non è il mio lavoro a tempo pieno, è un hobby/secondo lavoro al momento per me anche se lo considero più un secondo lavoro che un hobby perché comunque ci metto tanto impegno e quindi sto investendo tempo e denaro in questa attività. Di solito gioco online, chiaramente come tanti, perché è più semplice a livello organizzativo, quindi quando ho delle serate libere accendo il pc. Il mio nick su PS è ‘MatteZana’. E quando riesco mi piace tantissimo fare le trasferte live. Cerco sempre di giocare i circuiti EPT, quindi fare le classiche trasferte che possono essere Praga, Barcellona, Monaco… E poi, chiaramente, essendo di Genova, ogni qualvolta ci sono dei tornei interessanti a Sanremo cerco sempre di schierarmi. Sanremo è comodo, riesco ad averlo a poco più di un’ora e mezza di macchina da casa, quindi riesco tranquillamente ad andarci a giocare. Principalmente non gioco a cash, quindi sono un torneista.
La trasferta a Sanremo
Come è nata la trasferta per l’IPO Sanremo?
La trasferta IPO è stata pianificata soprattutto perché la location era comoda, a poche ore di distanza da casa. Quando ci sono dei tornei interessanti a Sanremo cerco sempre di farli. Chiaramente l’ IPO è il torneo annuale più importante nel panorama di Sanremo, per tanto penso sia una trasferta immissabile anche perché comunque con un buy-in relativamente ridotto il field è abbastanza morbido. All’IPO classico non è facile arrivare perché il field è mastodontico, ci sono tantissimi giocatori, infatti ho sempre apprezzato di più l’IPO Master proprio per un discorso di proporzione tra buy-in e numero di giocatori. Un buy-in un po’ più alto e un numero di giocatori più basso ti danno la possibilità di affrontare il torneo in maniera un po’ diversa.
Come è andato il torneo?
Il torneo vinto è stata una bella cavalcata perché in bolla mi trovavo abbastanza short, circa 18x-20x, pertanto non potevo mettere pressione su avversari più short di me ma erano loro a farlo. Però sono riuscito comunque a qualificarmi per il day 3 e lì è iniziata la vera e propria cavalcata. A inizio day avevo 14bb e ho subito giocato un paio di spot interessanti portandomi a 25bb. Poi un trips molto grosso mi ha fatto volare fino a 70bb vincendo a showdown contro JJ e contro KT, asso flop e tutti a casa. Da lì ho iniziato la mia cavalcata verso il tavolo finale, diciamo che è stato tutto in discesa, è filato tutto liscio. Poi al tavolo finale una mano importante mi ha fatto letteralmente volare.
Tavolo finale: mano decisiva e avversari
Raccontacela…
Giocavo 55bb, quindi con un ottimo stack, apre bottone che è un giocatore che definisco abbastanza morbido, non un reg; io spizzo gli assi da big blind e decido di difendere e basta per non farlo uscire dal piatto. Il flop è J-9-4 con due fiori, io ho asso cuori e asso picche, checko, lui fa una size close-to-pot che per me rappresenta sempre una top pair, quindi penso che abbia il jack e decido di check raise per ingrandire il piatto, lui chiama. Al turn cade una blank che è un 5 di quadri, continuo a puntare, un terzo pot che equivale a un milione e sei in chips, lui decide di mandare resti per quattro milioni circa, io chiamo e lui progetto di colore nuts, il river è una blank e questo colpo mi fa volare a 12 milioni di chips. Da lì chiaramente, avendo più di 3 volte l’average che era 4 milioni e mezzo circa, è stato tutto in discesa. Ho perso un altro paio di colpi che però hanno spostato relativamente poco, mani da uno o due milioni di chips.
Conoscevi gli avversari del tavolo finale?
Sapevo chi era un giocatore ricreazionale e chi invece un reg preparato. Chiaramente la tattica è sempre quella di cercare di attaccare i ricreazionali e di evitare di scontrarsi in piatti che possono poi magari rivelarsi complicati con dei reg forti. Al tavolo finale e anche a due tavoli left c’erano 5-6 reg italiani forti ed erano sicuramente i più preparati del field. Però io ho cercato di sgomitare e di non farmi incastrare dalle loro giocate e credo di essermi difeso molto bene, anzi ho risposto a loro anche attaccando.
Deal e programmi
Come è nata l’idea del deal e perché hai deciso di accettare?
Il deal è stato imposto, non è stato deciso. Io non avrei voluto fare deal perché comunque avendo la chipleading in quel momento non avrei voluto deallare, però purtroppo è stata un’imposizione del casino di Sanremo che alle sei di mattina doveva per forza chiudere i battenti. Quindi abbiamo dovuto fare un deal per ICM però alla fine avendo io tante chips, circa 11 o 12 milioni, ora non ricordo lo stack esatto, contro i 7 miliioni di chips del secondo, chiaramente la divisione per ICM è stata comunque interessante dal punto di vista economico. Inoltre mi è stato riconosciuto il trofeo perché la chipleading era indiscussa, non ero pari stack con altri giocatori quindi sento questo trofeo al 100% mio. Sono sicuro che se avessimo giocato un ipotetico day 4, dopo una notte di riposo, avrei portato a casa il risultato magari senza fare deal. Però chiaramente essendo stati costretti a dealare è andata in questo modo. Vedo questa vittoria come sigillo di una prestazione importante e quindi sono molto contento.
Festeggerai questo risultato?
Sicuramente farò una bella cena con gli amici, sono un amante della ristorazione, del buon cibo e del buon bere, pertanto sicuramente ci sarà occasione di festeggiare. Poi io lavoro nella nightlife, nelle discoteche, quindi sicuramente sono un esperto del settore del divertimento. Per quanto riguarda il roll, sicuramente questa vittoria è un’iniezione più che di roll, è un’iniezione di fiducia, è un’iniezione di consapevolezza nei propri mezzi, nelle proprie capacità e questa cosa è sicuramente la cosa più importante al di là del premio vinto. È una questione proprio di consapevolezza che mi farà affrontare poi le prossime trasferte con una consapevolezza. È una cosa molto differente e sicuramente importante.
Quali sono i tuoi programmi adesso?
Ho in programma di partire già lunedì prossimo per andare in Belgio a giocare il Belgian Poker Tour a Namur organizzato da PokerStars. È la prima volta che mi capita di fare questa trasferta in Belgio, la motivazione per fare bene è tanta visto anche questo risultato molto importante. Partirò con Simone Demasi e cercheremo di fare bene anche lì. Dedico la vittoria ai miei amici, alla mia famiglia e a chi ha sempre creduto in me. Chiaramente mi piace pensare che questo sia solo l’inizio.
Payout IPO Master
Pos. | Giocatore | Premio |
---|---|---|
1 | Matteo Zanardi | 73.500€ (48.000 after deal) |
2 | Davide Muccini | 52.800€ (42.000 after deal) |
3 | Eugenio Peralta | 39.500€ (37.000 after deal) |
4 | Giovanni Bellini | 29.400€ (36.000 after deal) |
5 | Mattero Orchide | 21.900€ (35.000 after deal) |
6 | Samy Benjima | 16.400€ (35.000€ after deal) |
7 | Francesco Gambino | 12.400€ |
8 | Giuseppe Ferraro | 7.400€ |
9 | Gabriele Fecchio | 5.850€ |