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JJ da Big Blind dopo shove e reshove: cosa fare 7 left qui?

Al tavolo finale del WSOP Circuit Main Event, terminato ieri al King's di Rozvadov, è accaduta una mano particolare che ha visto entrambi gli italiani presenti coinvolti. Gianfranco Iaculli è uscito, Vittorio Maugini ha mancato di poco la doppia eliminazione. Ma sarebbe potuta andare diversamente? Vediamolo insieme.

WSOP Circuit Main Event final table: che fai qui al posto di Maugini con JJ?

Siamo 7 left al tavolo finale del WSOP Circuit Main Event di Rozvadov. Abbiamo ancora due italiani dentro, Gianfranco Iaculli e Vittorio Maugini. Iaculli partiva con il terzo stack ma, complice qualche mano andata male, si ritrova corto. Ed è proprio lui a dare il via a questo spot, di cui sintetizziamo la situazione di partenza e l'azione preflop qui. Ricordiamo che si gioca su blinds 80.000/160.000 BB ante 160.000:

POSIZIONE AL TAVOLOGIOCATORESTACKCARTEAZIONE
UTGPescaru X53750007 6 Fold
UTG+1Cristian Cirja4210000q 2 Fold
HJGianfranco Iaculli1650000q k ALLIN
CutoffMartin Ilavsky63950006 5 Fold
BottoneDennis Jung2615000a k ALLIN
Small BlindBABO11650009 8 Fold
Big BlindVittorio Maugini5335000j j CALL

Lo shove di Iaculli è assolutamente standard, e ovviamente lo è anche il re-shove" di Jung, che con 16 big blinds non poteva fare altrimenti. Maugini invece poteva foldare? Cerchiamo di capire meglio.

Maugini ha 33 big blinds dietro, considerando che ha già messo i 160.000 del bb e i 160.000 del bb ante. Deve pertanto aggiungere 2,45 milioni per un piatto che diventerebbe da 7,12 milioni. Calcolatrice alla mano, per fare un call matematicamente positivo gli servirebbe stare almeno al 34,5%. Anche ipotizzando dei range più chiusi del solito da parte di entrambi gli avversari, è difficile pensare che JJ stia al di sotto di quella soglia.

Accanto a quelle puramente matematiche, poi, ci sono da aggiungere le considerazioni ICM o, in senso più lato, quelle inerenti all'economia del torneo. Vincendo il colpo, Maugini diventerebbe chipleader e guadagnerebbe istantaneamente 20.100€, ovvero la differenza tra il 7° e il 5° posto. Perdendo il colpo, l'italiano scenderebbe a 18 big blinds, terzultimo di 7 nel caso il colpo venga vinto da Iaculli, penultimo di 6 nel caso in cui vinca Jung.

Call o fold? L'analisi di Gabriele Re

Per i calcoli degli scenari ICM e per l'analisi dello spot, ci siamo rivolti a uno dei più preparati grinder italiani, che è anche streamer e coach: Gabriele Re.

Il calcolo di questi range è sempre materia un po' inafferrabile, perché da un lato c'è il responso teorico della matematica, dall'altro la necessità di adattarla alle varie situazioni. In questo caso, secondo i nudi calcoli, 7 left, un giocatore nella situazione di Gianfranco Iaculli dovrebbe shovare questi range:

il range teorico di Gianfranco Iaculli

Come vedete, il range teorico di entrata in gioco è di circa il top 13,2% delle mani, che diventa di poco superiore al 18% aggiungendo i raise. Tuttavia, sappiamo bene che esiste sempre una certa distanza tra ciò che consiglierebbe la matematica e la sua applicazione ai vari contesti. Lo conferma Gabriele Re: "In quel range c'è roba che è abbastanza inverosimile che un field di questo tipo shovi, quindi l'ho ristretto un po', circa del 3%". Il risultato lo vedete qui sotto.

il range "aggiustato" di Iaculli

Per anticipare dubbi o difficoltà che qualcuno potrebbe trovare a capire queste tabelle, chiariamo che i tre colori aiutano a comprendere sia le azioni che le frequenze. Il rosso è l'open 2x, il viola l'allin diretto, il bianco il fold. Le caselle miste stanno a indicare le azioni da effettuare in frequenza, ad esempio KK sarebbe da shovare il 50% delle volte e da aprire nel rimanente 50, mentre 55 dovremmo shovarla il 50% delle volte e foldarla nella rimanente metà, e così via. Le mani marginali che sono consigliate come open sono chiaramente dei possibili raise-to-fold.

Dunque, per avere un'idea intuitiva del range con cui Iaculli va allin direttamente in questo spot, dobbiamo prendere in considerazione solo le parti colorate di viola, aggiungendoci probabilmente AA.

Il range del bottone, vero ago della bilancia

Proseguiamo parlando del possibile range con cui il giocatore sul bottone, ovvero Denis Jung, fa quell'azione di re-shove, ovvero re-raise allin come si diceva una volta.

Sempre Gabriele Re ci fornisce la tabella che è venuta fuori, e che si basa ovviamente sul range di risposta del giocatore tedesco, in questo caso il vero ago della bilancia nello spot.

In linea teorica, questo sarebbe il range di risposta per Jung:

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il range teorico di Denis Jung

Questa simulazione non trova però d'accordissimo Gabriele Re, proprio per l'adattamento della valutazione al contesto. "Come è vero che il range del giocatore su Hi-Jack era troppo ottimistico e inverosimile, al tempo stesso non mi aspetto che la reazione del bottone sia così stretta. Secondo me, contro un jam di 10 bui non foldano mai 99, e qualcuno potrebbe anche prendersi 88. Concordo invece sul fatto che AJ, nella realtà, lo foldino."

Questo sarebbe il range più verosimile di Jung, secondo Re

il range "aggiustato" di Jung

Questa valutazione è la vera chiave della mano, perché vedremo come la presenza o meno di 99 nel range del giocatore sul bottone cambi la sentenza matematica relativa alla decisione da prendere, per Vittorio Maugini.

JJ: call o fold per Vittorio Maugini?

Se una leggenda come Doyle Brunson una volta ebbe a dire che "ci sono tre modi per giocare JJ: call, raise e fold, e sono tutti e tre sbagliati", una ragione ci sarà stata. Quanto sintetizzato mirabilmente dal compianto Texas Dolly corrisponde a verità sostanziale, perché JJ è una mano che risulta borderline - o comunque scomoda - in un numero incredibilmente alto di situazioni. Quella vissuta ieri da Vittorio Maugini al tavolo finale del WSOP Circuit Main Event ne è esempio lampante.

Secondo le simulazioni fatte da Gabriele Re, il range teorico di call da BB all'azione subìta, considerando tutti gli elementi a disposizione, sarebbe il seguente:

il range teorico di call per Vittorio Maugini

Tale range, però, si basa sulla percezione del range di Jung, che a sua volta si basava sulla valutazione del range di Iaculli. Accade dunque, che se nel range del tedesco aggiungiamo 99, il call con JJ diventa a saldo positivo.

il range di call di Maugini se aggiungiamo 99 alle combo di Jung

"99 è dunque il vero e proprio crocevia", secondo Gabriele. Inserirlo nel range di risposta di Jung rende JJ un call, escluderlo invece implicherebbe il fold.

Come vedete non si tratta di uno spot complesso, ma ci insegna una cosa fondamentale, non solo nel poker: dove tutti cercano affannosamente certezze, è il caso di approfondire per coltivare i dubbi.

Il video della mano

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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