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La mano di Longobardi al Grand Prix Million. Come valutate il push di Tulepbergenov? [Video]

Alex Longobardi
Alex Longobardi, a destra

Longobardi in 3Way

Per le mani sotto l'albero, oggi vi proponiamo un colpo giocato in 3Way al Grand Prix Million Kings 2019. 

Tra i tre protagonisti della mano, c'è anche il nostro Alex Longobardi, che non incontriamo spesso nelle nostre scorribande tra streaming e riprese televisive varie di tavoli finali e parti cruciali dei tornei, ma che comunque abbandonerà il colpo al flop.

Nel momento in cui andiamo a curiosare, scorreva il livello numero 23 ed erano 24 i giocatori che potevano ancora raggiungere la vittoria, ultimi tra i 2.284 iscritti che, all'epoca, pagarono un'iscrizione del valore di €500 per concorrere alla distribuzione di un prize pool che in quella occasione raggiunse un totale di €1.084.900.

La vittoria del torneo fu conquistata dal rumeno Nicolae Modrea, primo per €122.226.

Il nostro rappresentante venne eliminato alle soglie del tavolo finale, 13° per un premio di €7.250. 

Tutto standard, fino al push finale

Il conto dei bui era in quel momento 150.000/300.000 Ante 300.000 e l'action arriva fino a Tulepbergenov al quale vengono distribuite a k , che vengono onorate da un rilancio a 675.000 da Cut Off.

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Il georgiano Kometiani agisce una posizione dopo il kazako e opta per un cauto call in posizione con a j , azione che porta anche Longobardi a chiamare con una coppia di 6.

Il dealer gira un flop che terrebbe in netto vantaggio il nostro connazionale, il quale checka da Small Blind, seguito dalla mancata continuation bet del kazako.

A rompere gli indugi ci prova il georgiano, proprio colui che ha la mano peggiore e che decide di puntare poco meno di half pot, 1.225.000, su un piatto complessivo di 2.600.000 circa.

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Longobardi, che ora rimane con 4,3 milioni, decide per il fold, cosa che invece non fa l'original raiser Tulepbergenov, il quale decide di metterle tutte per 15 milioni, mettendo pressione al suo avversario che ne ha dietro poco più di un terzo del rivale.

Un'azione strong che va comunque a buon fine.

 

 

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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