“Are you taking a video? BRAVOH!” Quanti like farebbe una clip di Tiziana Cantone sullo yacht insieme a Dan Bilzerian e Bill Perkins? Non si possono neanche immaginare, e la tragedia è proprio quella.
In passato molti di voi hanno criticato aspramente noi e altri poker media per lo spazio dedicato a Bilzerian, e spesso avevano ragione. Ma fare informazione oggi non è semplice, quello che ieri era spazzatura che non guardavi neanche oggi può diventare improvvisamente “notiziabile”.

Miliardario, figo, bullo, puttaniere, buffone, cazzone americano. Su di lui le definizioni si sprecano, ma quella che mi ha sempre causato un certo fastidio è PLAYBOY. Leggere poi in questi giorni dell’imminente arrivo in Italia di questa instagram star, con tanto di figa-recruiting, mi ha fatto saltare la mosca al naso, e ho deciso di ribellarmi.
Non so voi, ma io sono cresciuto con un’altra idea di playboy, e con la consapevolezza di una solida tradizione italiana in materia. A volte ricco di famiglia ma più spesso squattrinato e anzi mantenuto dalle proprie conquiste, il playboy italico riusciva a infilarsi in un numero spropositato di letti, forte di un fascino che non era solo aitanza ma anche saper ammaliare le donne, saperle trattare, farle sentire importanti, tenerle in pugno con stile. Stile italiano, quello vero.

Il playboy italiano per eccellenza era il mitico Gigi Rizzi, uno che nell’infinito portfolio professionale potè vantare di essere stato fidanzato con Brigitte Bardot. Avete presente cosa ciò significhi? La donna più bella del mondo per almeno 4 o 5 generazioni, ai piedi di un tombeur italiano.
Poi i tempi cambiano, certo. Sono arrivate le maledette t-shirt di Madonna e tutto è iniziato a crollare. Già, perchè l’uomo italiano che lo fa meglio non va a mettersi una maglietta, non pensa a farsi le sopracciglia, non si depila il petto, non va a vendersi ai quattro venti, ma si accontenta di una discreta – e consistente – sostanza.

E oggi cosa siamo diventati? Il maschio italiano può mai davvero essere quello che inneggia a Dan Bilzerian, o che condivide le sue foto insieme a bambole ipertrofiche da un tot all’ora sperando di diventare come lui?
Ecco, fra Gigi Rizzi e Dan Bilzerian c’è la stessa differenza che passa tra Brigitte Bardot e una qualunque di queste cinque tipe, che manderemmo volentieri ad Amalfi sullo yacht di Bill Perkins.