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Magic e Poker

Magic: The Gathering e Poker, le ragioni di un rapporto strettissimo

Per quelli tra voi che masticano poker da almeno una dozzina d'anni non è una novità. Ma chi si è avvicinato al giochino da relativamente pochi anni, forse, non ha mai sentito parlare di "Magic: The Gathering" e della straordinaria palestra che è stata per diversi futuri campioni di Texas Hold'em. Approfondiamo oggi questo rapporto che è stato strettissimo, e che ancora oggi non si è esaurito.

Magic: The Gathering, come funziona

Impossibile sintetizzare in poche parole un gioco complesso come il Magic, dunque limitiamoci ad alcuni cenni storici e alla struttura del gioco. Magic: The Gathering nasce nel 1993 per iniziativa della Wizard of The Coast. Quest'ultima, azienda produttrice di giochi di ruolo, lo aveva messo a punto con l'unico scopo di intrattenere i visitatori nelle convention.
30 anni dopo, quel gioco nato quasi per caso conta circa 40 milioni di persone, che ci hanno giocato o ci giocano regolarmente in tutto il mondo.

Il gioco si svolge tra due o più giocatori, che si sfidano con dei mazzi di carte collezionabili, ognuna delle quali ha caratteristiche e poteri diversi, oltre ovviamente a valore differente. Si pensi che la carta più rara e preziosa in assoluto del Mtg, il "Black Lotus", può costare da un minimo di 2.000 fino anche a oltre 10.000€.

Ogni giocatore deve preparare il suo mazzo o "deck", che in genere contiene almeno una sessantina di carte. La strategia varia molto, perché esistono diverse varianti del gioco che incidono sui poteri e sugli effetti delle carte stesse, con centinaia e centinaia di possibili derivazioni.

Ad ogni modo, il gioco necessita di una parte di strategia/abilità e una di fortuna. La strategia risiede in gran parte sulla preparazione del deck, oltre che sul procurarsi le carte migliori o più efficaci per i propri scopi. La componente di fortuna è data dal fatto che i giocatori devono poi pescare le carte dal mazzo, senza poter conoscere la carta in anticipo.

Perché il Magic ha "fornito" tanti campioni di poker

Proprio questo mix tra abilità e fortuna costituisce un elemento di contiguità tra Magic: The Gathering e Poker Texas Hold'em, e costituirà la premessa per il futuro passaggio dei player da Mtg al Poker.

Il momento del "contatto" tra i due mondi ce lo ha svelato Dario Minieri, ancora oggi tra i pokeristi più popolari al mondo e che fu uno dei primi italiani a emergere nel Texas Hold'em. Nel 2004 David Williams, che era un grosso giocatore di Mtg, arrivò secondo nel WSOP Main Event di Las Vegas, per 3,5 milioni di dollari di premio. Fu così che Dario Minieri e tutta la scuola romana di Magic, di cui facevano parte anche Mauro Stivoli, Stefano Fiore, Pier Paolo Fabretti e diversi altri poi trasferitisi nel Texas Hold'em, scoprì il poker. E così è stato anche in altri paesi, visto che da allora i giocatori di Magic iniziarono a giocare prima a poker online e poi anche live, ma soprattutto segnalandosi presto per risultati eccellenti.

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Parliamo di giocatori come Isaac Haxton, Shaun Deeb, Justin Bonomo, Bryn Kenney. Gli ultimi due, ormai da qualche anno, sono in costante lotta per la vetta della All Time Money List, ovvero la classifica dei soldi vinti da tornei di poker live. Vincite lorde, ok, ma parliamo di 65 milioni di dollari per Kenney e di quasi 63 milioni per Bonomo.

Cosa accomuna il Poker e il Magic?

Come anticipato nella descrizione del gioco, il Magic ha delle affinità con il poker per semplici ragioni strutturali: entrambi sono giochi di carte, entrambi hanno componenti strategiche e di abilità, entrambi hanno una componente di fortuna che incide comunque sull'outcome, sul risultato.

Alcune caratteristiche utili al poker che si formano nel Magic sono:

  • mindset: per riuscire ad accettare un risultato avverso e mantenere lucidità nelle decisioni future
  • varianza: abituarsi a serie anche abbastanza lunghe di risultati negativi nonostante buone mosse effettuate
  • rapidità di calcolo: per riuscire a valutare, in una finestra ristretta di tempo, i vari scenari che si potrebbero creare e calcolarne le relative probabilità di uscita
  • pensiero multi-livello: anche nel Magic, quando si affrontano giocatori forti, si creano dei possibili strati di ragionamenti per cercare di prevedere la mossa dell'altro, in base a quello che lui si aspetta conoscendo le nostre caratteristiche, eccetera

Secondo Dario Minieri, quest'ultima caratteristica è molto meno importante rispetto alla rapidità di calcolo. Ma ogni giocatore ha la sua visione.

La qualità più importante dei giocatori di Magic e Poker, secondo Jon Finkel

La parola definitiva potremmo lasciarla a Jon Finkel, leggenda vivente di Magic: The Gathering e tra i più decorati campioni Mtg di sempre. In un AMA (ask me anything, ndr) su Reddit, qualche anno fa, qualcuno gli chiese delle affinità tra Magic e Poker, e lui rispose così: "Credo che la cosa più importante sia quell'intelligenza emotiva così profondamente radicata, che ti ricorda che la mossa corretta rimane la mossa corretta indipendentemente dal risultato. La capacità di prendere la stessa decisione 5 volte in fila, perdere perché è nelle cose che capiti, e riuscire ancora a rifarla per una sesta volta se è ancora la decisione migliore da prendere. I giocatori di Magic sviluppano questo fin da adolescenti, ed è una qualità estremamente applicabile al poker, al gambling ma anche alla vita in generale."

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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