Le mani del Top #3. Oggi parliamo di una combo tra le più gettonate: j 10. I connector suited sono bellissimi da spillare, ma vanno giocati in maniera oculata. E qualche volta saremo premiati.
In questo Articolo:
Le Mani del Top
Prima di cominciare, vorrei però ricordare alcune regole di questa rubrica, che per me sono basilari.
La rubrica “La Mani del Top”, non è un modo di imporre il mio pensiero, tutt’altro. Le mani sono state giocate in contesti dove NON si giocano premi di notevole rilevanza e non ci sono livelli di pensiero che ci devono portare a scontrarci verbalmente.
È un modo per crescere insieme e, se volete, dare qualche parere in merito, senza doverci scannare su chi è il più bravo o il più scarso. Anzi, ve lo dico subito, così tagliamo la testa al toro: il più scarso sono io e voglio continuare a imparare.
Le mani del Top: Suited Connectors in heads up
La mano che voglio proporvi oggi, è di quelle che lasciano sempre un piccolo o grande dubbio sul modo in cui è stata giocata. Sono quelle per le quali è necessario chiamare l'"amico forte", per capire se hai fatto bene e o meno.
Sono appena entrate in gioco le Ante, si gioca un torneo Live dove il livello è il 400/800 BB Ante 800 e noi giochiamo da middle position con circa 32.000 chips, 40x o giù di lì.
Le due carte che ci vengono assegnate, sono quelle splendide suited connectors che abbandoniamo spesso a malincuore, ma che questa volta onoriamo con un rilancio j 10.
La size che scegliamo è abbastanza standard, facciamo 1.800 su un pot di 2.000.
Rimaniamo in heads up, poiché l'unico a chiamare è un giocatore che gioca immediatamente alla nostra sinistra. Il resto della ciurma folda.
Board dry, cbet obbligata
Il flop potrebbe non aver hittato il mio range, visto che casca 2 5 8 , ma sono abbastanza convinto che, visto che non ho info sul giocatore che mi ha callato, nella generalità dei casi è difficile che queste tre carte possano aver fatto felice il mio avversario, a meno che non possa aver settato o stia, cosa ancor più improbabile, flattando mostri, anche in relazione del fatto che blockero mani come JJ e TT e ho idea che JJ+ il nostro amico potesse e dovesse 3bettarle.
Ah dimenticavo, lui gioca con 40 BB davanti, 37 circa dopo il call pre flop.
Penso che sia giusto andare in Conintuation Bet e scelgo una size, 2.200, che mi pare abbastanza appropriata per dare coraggio al mio range, rappresentando qualcosa di più forte rispetto a quello del mio rivale. Però oppo chiama e siamo nel bel mezzo di una strada.
Al turn casca un 8 che mi apre il draw di colore a cuori e che decido di checkare. Nel momento in cui ho pensato a costruire la mano, avevo in mente di checkare almeno una strada. Gioco fuori posizione, ho delle probabilità ancora interessanti di vincere il piatto allo showdown e non vorrei aumentare il piatto a dismisura.
Il mio avversario checka dietro.
Il river bene, anzi benino
Al river scende una carta apparentemente amica, un 10 che mi regala two pair.
Il pot adesso è di 10.000, se non ho fatto male i conti, esatti. La domanda che mi hanno insegnato a farmi è: cosa mi paga oppo in caso di puntata? Rischio di autovaluebettarmi?
Vedo pochi 8 nel suo range, forse qualche 8 suited, o one gapper, ma anche qui blockero la parte superiore dei suoi connector. L'idea forse più interessante che mi son fatto, è quella che lui stia giocando con una coppia che non ha settato. Oppure che ha settato, essenzialmente i 2 o i 5 e abbia trappato turn.
Dopo questi ragionamenti, mi viene l'idea di sparare una value bet pura, che nella mia testa è poco meno di due terzi pot, 6.500. Il mio è quasi sempre un bet/fold qui, ma mi fa impazzire che io lo possa far mettere da peggio.
Così succede. Il suo call mi fa capire di aver vinto la mano. Lui non mostra, ma nei corridoi delle pause, una sorta di rifugio peccatorum di noi pokeristi, mi dirà che aveva una coppia di 6.
Qui trovate la prima puntata della mia rubrica
Qui trovate la seconda puntata della mia rubrica