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Mystery Box EPT

Davvero i Mistery Bounty possono rappresentare il futuro del poker?

Mistery Bounty e futuro del poker. La scorsa stagione, quella che fa capo al 2022, abbiamo tornato ad apprezzare i tornei che si giocano nei Casino, nelle nella case da gioco e, più in generale, nelle nostre poker room preferite in giro per il mondo.

La riapertura post pandemia

Questo tipo di apprezzamento è giunto in virtù della conclusione di un lunghissimo periodo durante il quale il poker live ha dovuto fare i conti con la pandemia.

Ricordo ancora gli articoli scritti in questo portale, nei quali vi davamo conto delle scarse, per non dire nulle, presenze nei Casino più importanti al mondo, a cominciare da quelli di Macao, in cui la pandemia fu piuttosto feroce e, con il blocco dell’entrata dei turisti, alcuni di essi desolatamente chiusi per ovvie ragioni.

Detto questo, da qualche mese a questa parte, chi l’ha fatta da padrone nei primi eventi live della seconda parte del 2022, la dicitura “Mistery Bounty” è apparsa sempre più spesso di fianco allo schedule del programma proposto in questo o in quell’altro Tour.

Che sia un modo affascinante per passare qualche giorno a spillare carte, va da sé che non lo scopriamo noi e inoltre, anche i primi eventi del 2023 sembrano ricalcare questo trend.

Rimane da rispondere alle domande che tutti gli appassionati di poker si stanno ponendo da qualche mese a questa parte: è questo il futuro del nostro gioco?

Il Mistery Bounty è il futuro del poker?

Ecco che magicamente, con il ritorno del poker live, i numeri sono apparsi sorprendentemente molto più interessanti di quello che ci si aspettasse: le sale sono quasi sempre piene, i garantiti sono spesso superati e di riflesso anche il mercato del poker online sembra giovarsene, facendosi trainare da quello live, a differenza di qualche anno fa, quando le dinamiche percorrevano un cammino perfettamente opposto.

Non bisogna nascondersi dietro a un dito e fare i puristi per partito preso: i tornei Mistery Bounty piacciono, attraggono anche quelli che ne fanno una questione di “tradizione pokeristica da non cambiare” e alimentano un movimento che sembrerebbe essere ripartito con una spinta propulsiva che non ci si aspettava affatto.

Il meccanismo è semplice: le scatoline, o bustine magiche, da aprire quando riusciamo ad eliminare qualcuno dal torneo ( occhio, ogni tour ha le sue regole e questa è solo una delle formule tra le quali abbiamo imparato a darvi conto nell’ultimo anno ), portano con loro quell’aria di mistero, come dice il nome della tipologia del torneo, che non può non esercitare il fascino per uno che ha l’animo del giocatore.

Detto questo rimane ovviamente il dubbio di quanto un meccanismo del genere si sposi bene o meno bene con un gioco come il poker e, se da una parte il responso del “botteghino” non è certo da disprezzare, dall’altra dobbiamo cominciare a pensare se il fattore fortuna non si stia allargando fin troppo a discapito di quello che fa capo alle abilità.

Per approfondire ulteriormente, qui vediamo che cos’è e come funziona il Mystery Bounty

Gioco di abilità

Nel corso degli ultimi, ormai, due decenni i principali divulgatori di un gioco come il poker, hanno quasi sempre posto l’accento sul fatto che il gioco del poker porti nel lungo periodo una sicura vincita se si è più bravi degli altri.

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La dimostrazione dell’enunciato è ovviamente data da chi ce l’ha fatta e rimane in cima, e/o dai giocatori che, almeno per quanto riguarda il poker online, riescono ad abbattere la varianza alla luce di milioni di mani giocate per le quali si debbano prendere la maggior parte di decisioni corrette e vincenti, a scapito di chi di decisioni corrette ne prende meno e risulta perdente anche nel lungo periodo.

Questo tipo di convinzione, già messa in leggera crisi dall’ingresso e dallo sviluppo a macchia d’olio dei tornei Knock Out e Progressive Knock Out, è adesso messo in serio pericolo dai Mistery Bounty.

Se è vero come è vero, però, che i tornei PKO continuano ad essere oggetto di studio da parte dei giocatori più forti e quindi rientrano nella fattispecie dei giochi di abilità, ci si chiede se i tornei Mistery Bounty, dove ad un’estrazione di una busta uguale a decine e decine di altre buste, conservino tale richiesta di capacità.

Se una parte del montepremi viene destinata alla mera fortuna di uno che pesca il biglietto magico e uno che magari al tavolo è stato molto più bravo a prendere delle decisioni e conquista un premio inferiore rispetto a chi ha runnato bene nella pesca dal bussolotto, allora la risposta è seccamente “no”.

Mi si dirà che in determinate formule, si possono pescare un numero di buste proporzionate al numero di Knock Out messi a segno e questo salvaguarderebbe, almeno in parte, l’integrità del gioco di abilità, ma una risposta di questo tipo non mi convince fino in fondo.

E a voi?

Leggi anche: Come funziona il Mistery Bounty: il regolamento durante l’EPT Praga 2022

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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