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Nadar Kakhmazov: tra Rio e Venezian, diventa l'uomo da 1 milione di dollari (in 2 settimane)

A Las Vegas, si candida per l'oscar della run più calda dell'estate, il russo Nadar Kakhmazov (da non confondersi con Karamazov, personaggio di Dostoevskij nel suo ultimo romanzo prima), sbarcato nei primi giorni di giugno in Nevada con un bagaglio pieno di speranze ma dopo aver vinto "solo" $225.000 in carriera fino a quel momento nei tornei live.

E' arrivato il suo momento: in meno di due settimane il buon Nadar ha aggiornato il suo bilancio lifetime che ha superato quota $1,2 milioni.

Primo colpo al Venetian

La sua campagna è iniziata nei migliori dei modi vincendo il Main Event del Mid-Stakes Poker Tour (buy-in $1.100) che rientra nell'ambito del DeepStack Extravaganza III al Venetian che ha registrato 3.273 entries per un montepremi effettivo di oltre $3,2 milioni (il garantito era di 2,5 milioni). Nadar Kakhmazov ha vinto il torneo per un premio di $440.000 davanti al regular americano Brayden Gazlay. Tra i big troviamo nel payout ufficiale anche Steven Malone (10°) e Joe Elpayaa (11°).

In evidenza anche il nostro Antonio Buonanno al 43° posto (per un premio di $8.981) che è tornato finalmente in action (ed oggi festeggia a Las Vegas il suo compleanno).

 

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Primo braccialetto alle WSOP

Ritornando al player russo, pochi giorni fa Nadar ha proseguito il suo momento d'oro con la vittoria del primo braccialetto in carriera nel $5.000 No Limit Hold'em 6 Handed (event 36 con 574 ingressi), battendo in heads-up Chris Hunichen e assicurandosi un altro assegno pesante da $580.338. Nel final table ha piegato anche la resistenza di Faraz Jaka (quinto). E' l'evento che ha visto andare in deep run Rocco Palumbo (28°).

"Obiettivo inseguito da 3 anni"

Kakhmazov ha festeggiato con un gruppo di amici players russi: "era da tre anni che inseguivo l'alloro alle WSOP ma ogni volta che mi trovavo deep perdevo sempre un paio di pot importanti e non c'era nulla da fare. Quest'anno è diverso, penso sia stata la mia performance migliore della carriera".

La scintilla magica era però scattata a Sochi durante il PokerStars Championship con il russo che era riuscito a qualificarsi per il final table (ottavo posto) a fine maggio per $62.743, da quel momento è partita la run inarrestabile.

A gennaio, sempre a Sochi, era stato protagonista di un altro tavolo finale nell'High Roller dell'Eurasian Poker Tour.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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