Vai al contenuto

La maledizione continua per Negreanu: svanisce il 7° bracciale WSOP e Green vince grazie al “fair play”

Daniel, non mollare

Daniel Negreanu ha un conto aperto da almeno 12 anni con un braccialetto al “Rio” di Las Vegas. Il canadese infatti non hai mai trionfato in questo casinò, da quando si sono trasferite le WSOP. E il tabù prosegue anche allo start dell’edizione che festeggia il mezzo secolo di vita della kermesse. L’evento#2, il “$10.000 Super Turbo Bounty” vede sei giocatori riprendere posto per la discesa al titolo. Daniel Negreanu è chiamato alla grande rimonta, con il quarto stack in gioco. Il torneo essendo in modalità turbo però, consente ai giocatori anche con un solo double up di tornare in partita e accorciare il gap dai rivali.

Daniel Negreanu, oltre che per mettere fine alla maledizione e vincere il bracciale, ha come secondo obiettivo quello di conquistare il POY WSOP 2019. Il player of the Year è già stato vinto in due occasioni dal canadese: nel 2004 e nel 2013, ma adesso mette nel mirino il clamoroso tris. Non sarà facile. Tornando al torneo, chi paga dazio nelle prime battute è Loren Klein che subisce due double up da parte di Brian GreenPing Liu. Klein da secondo in chips crolla sotto il milione e precede di pochissimi blinds Negreanu. Sarà proprio uno scontro fra “poveri” a decretare l’eliminazione di “Kid Poker“. Daniel open pusha con A-10 e Loren chiama con Q-J: una q al turn mette fine alla cavalcata del sei volte campione WSOP. Di sicuro 52.099 dollari non bastano per cancellare l’amarezza.

La rimonta di Green

L’uscita di scena di Daniel Negreanu toglie un pò di interesse nella discesa verso il primo bracciale delle WSOP 2019. Questo però non va ad incidere sullo spettacolo e le emozioni. Poco dopo il canadese, si avvia alle casse anche Ping Liu: il suo J-10 è dominato da A-10 di Klein, il quale chiude scala e fa fuori il secondo rivale di giornata. Sarà l’ultima gioia dell giornata per Loren Klein che prima si prende un paio di pesanti sportellate dai suoi avversari e poi cede al quarto posto, quando con A-9 sbatte su A-Q di Asher Conniff. E qui a tre left, ecco l’episodio che forse cambia per sempre il copione del torneo.

 

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Subito dopo l’eliminazione di Klein, Brian Green si alza per qualche secondo dal tavolo ed esce dal campo visivo della telecamera. Il dealer intanto ha già distribuito la mano e come prevede il regolamento sta per foldare le carte di Brian, ancora assente al tavolo. Con grande sportività però, gli altri due giocatori chiedono allo stesso dealer di attendere qualche secondo per permettere a Green di tornare al tavolo e giocare la sua mano. Un gran gesto di Fair Play che il futuro campione sfrutta al massimo. Infatti, recuperate le carte finisce in allin con K-Q vs A-9 di Conniff e sul board 9-4-K-10-8 spedisce alle casse il buon Asher.

Si passa quindi al duello finale, con Brian Green al comando del count e con il doppio delle chips rispetto ad Ali Imsirovic. Quest’ultimo riesce in un primo momento a ristabilire la parità con Q-9 vs A-J, ma alla mano#72 alza bandiera bianca. Ali parte nettamente avanti con K-K vs A-9 di Brian, il quale compie il miracolo sul board 9-10-7-4-9 e grazie al trips chiuso al river diventa il primo campione delle WSOP 2019 per 345.669$. Imsirovic si consola con 213.644 dollari e forse la prossima volta si guarderà bene dal chiedere al dealer di attendere il rivale.

Il payout del final table

  1.  Brian Green United States $345.669
  2.  Ali Imsirovic United States $213.644
  3.  Asher Conniff United States $145.097
  4.  Loren Klein United States $100.775
  5.  Ping Liu United States $71.614
  6.  Daniel Negreanu Canada $52.099
Nel mondo del giornalismo sportivo da quando avevo 16 anni, ho all'attivo quasi 800 radiocronache di eventi sportivi e quasi 10 mila articoli sportivi. Da 15 anni nel mondo del poker, del betting e del gaming. Cavallo di battaglia: "Amici Miei".
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI