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One Drop Extravaganza: Pantling leader del tavolo finale nel torneo più costoso (e contraddittorio) di sempre

Definito il tavolo finale del torneo live più costoso di sempre, il 1.000.000€ One Drop Extravaganza in corso a Montecarlo. Come era prevedibile, il divieto per i professionisti è rimasto tale solo sulla carta, e infatti il chipleader è Andrew Pantling…

Pantling in testa con re-entry: dovrà arrivare almeno 4°

Le iscrizioni sono rimaste 28, ovvero i 26 giocatori unici più le due re-entry di Guy Lalibertè ed Andrew Pantling. Proprio il canadese (di cui qui raccontavamo la storia) che poker pro magari non lo è più ma lo è stato eccome, e che da settimo a fine day 1 si fa presto strada al punto da ritrovarsi in testa già alla prima pausa del day 2.

La sfiga di Guy

Lalibertè invece si vede ancora una volta out senza colpe: come nel day 1, anche nel day 2 le mette in mezzo da sopra, ma viene scoppiato. Stavolta è Paul Phua a crackarlo in uno showdown preflop KQ vs AQ, che trova una Q e un K sul board a mandare a casa l’ideatore di questo torneo e di tutta la fondazione benefica One Drop.

Tuttavia neanche Phua farà molta strada. In totale servono appena 5 ore, per arrivare a definire un final table che rappresenta tutte le contraddizioni di questo ricco e strano format:

  1. Andrew Pantling 31,775,000
  2. Rick Salomon 26,900,000
  3. Elton Tsang 23,550,000
  4. James Bord 18,125,000
  5. Anatoly Gurtovoy 16,775,000
  6. Cary Katz 9,550,000
  7. Brandon Steven 8,000,000
  8. Haralabos Voulgaris 5,375,000

Bord, Teltscher… ma non era vietato ai pro?

Detto ampiamente di Pantling, spicca il nome di James Bord. Chi segue il poker da diversi anni lo ricorderà per avere battuto Fabrizio Baldassari in un epico heads up conclusivo del WSOP Europe Main Event 2010. Braccialetto a parte, l’inglese è un professionista a tutti gli effetti e non è chiaro come mai abbia potuto trovare posto in questo evento, al pari di un altro suo connazionale: Mark Teltscher. Non ci soffermiamo più di tanto su di lui perchè alla fine è stato eliminato, ma per chi non lo conoscesse qui ci sono alcune info sulla sua storia.

Gli altri finalisti

Torniamo a passare in rassegna gli 8 giocatori qualificati al tavolo finale. Haralabos Voulgaris non può definirsi un poker pro ma la sua straordinaria abilità nel betting gli è spesso e volentieri tornata utile anche al tavolo da gioco. Elton Tsang è un giocatore di Hong Kong di cui non si sa moltissimo. Anatoly Gurtovoy non è un pro ma è un frequentatore di tornei live di alto livello da diversi anni. Già finalista a un EPT Varsavia, gira spesso insieme al gruppo di amici e player russi e ucraini di cui fanno parte anche Alex Kravchenko, Vitaly Lunkin e altri che giocano con disinvoltura tornei e partite a buy-in proibitivi per quasi tutti i comuni mortali.

Rick Salomon è un produttore televisivo noto per il suo matrimonio con Pamela Anderson e altri flirt come quello con Paris Hilton. Il poker lo gioca da anni e a poste altissime

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Infine, Brandon Steven e Cary Katz sono due nomi e due volti che avrete già visto e rivisto diverse volte, ma non sono annoverabili tra i poker pro: sono uomini d’affari statunitensi che si dilettano con successo anche nel poker.

Fra questi 8 nomi c’è anche quello che solleverà il trofeo intascando un primo premio dall’ammontare simbolico: 11.111.111 dollari.

In totale sono sei i posti a premio previsti dal payout ufficiale:

1st €11,111,111
2nd €5,427,781
3rd €3,000,000
4th €2,100,000
5th €1,750,000
6th €1,500,000

Curioso notare come il chipleader Andrew Pantling, l’unico fra i superstiti ad aver effettuato re-entry, dovrà arrivare almeno quarto per andare in pari…

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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