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Only The Barracudas: a Di Stefano i 50.000€ della special edition, Begni 3°

Il format "Only The Barracudas" conferma ancora una volta il successo della sua formula low cost, con la special edition da 150.000€ garantiti che ha attirato a Campione d'Italia qualcosa come 1349 ingressi. Tanti giocatori noti hanno provato la strada verso i 50.000€ garantiti al primo posto, con Alessandro De Michele (23°) e Christian Viali (18°) che hanno sfiorato i premi che contano. Meglio è andata a Luca Falaschi (6°) e soprattutto a Roby Begni, al quale l'entrata nel Team Pro di Campione ha portato evidentemente bene: nell'ultimo IPO l'italo-svizzero aveva vinto il torneo Master per 24mila euro, e anche ieri ha confermato l'ottimo momento di forma arrendendosi solo in 3a posizione, dopo avere accarezzato a lungo il sogno della vittoria, per quasi 20mila euro di ricompensa. A giocarsi il titolo sono stati Gianni Briguglio e Luca Di Stefano, con quest'ultimo capace di sferrare il colpo decisivo e mettere le mani sul trofeo. Ecco il payout del final table, a cui va aggiunto un ticket per l'IPO 20, messo in palio dall'organizzazione per ognuno dei primi 12 classificati:
  1. Luca Di Stefano 50.000€
  2. Gianni Briguglio 25.000€
  3. Roby Begni 19.300€
  4. Omar Aouane15.100€
  5. Giuseppe Fichera 11.400€
  6. Luca Falaschi 8.770€
  7. Giorgio Caputo 6.270€
  8. Roberto Gesi 4.550€
  9. Alessandro Leccese 3.150€
Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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