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Poker amarcord: quando Marcello Lippi e Max Pescatori trionfavano “insieme”

La vittoria della Nazionale di calcio in una grande competizione, come un Mondiale o un Europeo, è uno di quei momenti di cui molti ricordano per anni e anni ogni singolo dettaglio. Ad esempio molti di voi ricorderanno esattamente dove erano durante i rigori di Italia-Inghilterra a Euro 2020, così come io ho una memoria nitida – a parte il numero delle birre – sulla finale del Mondiale 2006: dove ero, chi ho abbracciato per primo, in quale fontana ho fatto il bagno, eccetera. A proposito di Mondiale 2006, forse non tutti sanno cosa capitò a Max Pescatori quello stesso giorno…

Max Pescatori e il 9 luglio 2006: il giorno più lungo

Le WSOP aspettano i rigori

Il 9 luglio 2006, giorno della finale Italia-Francia, le WSOP decidono in via straordinaria di interrompere i tornei di giornata in attesa della “lotteria dei rigori”. Questo non tanto e non solo per la presenza ai tavoli di giocatori di queste due nazionalità, ma perché un mondiale di calcio è sempre un evento di enorme risonanza, e poi diversi gambler potevano averci scommesso dei soldi.

Max arriva in ritardo

I tornei però erano già iniziati, e tra questi il tavolo finale a 9 giocatori dell’evento numero 13, un 2.500$ No Limit Hold’em che aveva attratto 1290 giocatori. Tra questi c’è Max Pescatori, già conosciuto nell’ambiente pokeristico USA come “the Italian Pirate”, per via della bandana tricolore che usava indossare. Tuttavia Max, da buon tifoso, non resiste alla tentazione calcistica, così inizia il tavolo finale – nel quale partiva con il terzo stack – in sitout.

Poi i rigori si concludono e Max, ancora in preda al grande entusiasmo per la vittoria, si presenta al tavolo nel quale c’era anche Mike Matusow, infine terminato settimo.

Pescatori cambia marcia

Il torneo sembra avere un dominatore scritto nello statunitense Reategui, che arriva alla fase 3 left con 2,3 milioni, quasi 4 volte lo stack del connazionale Justin Pechie e quasi 10 volte quello di Max Pescatori. Ma per il pirata italiano non è una giornata come le altre, e allora Pescatori prima triplica il suo stack, poi elimina Pechie guadagnandosi l’heads up, anche se Reategui rimane saldamente leader.

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Un river magico

Iniziato il testa a testa, si capisce presto che l’inerzia del match sta mutando. Max Pescatori chiude due colori ravvicinati, che lo portano a ricucire lo strappo. Nel giro di un’ora, la situazione è ribaltata e Max la chiude, anche se con un po’ di fortuna. Anthony Reategui rilancia a 40.000 e Max difende. Sul flop 10 7 6 Pescatori fa check, Reategui punta 100.000, Max completa il check-raise a 350.000 e l’avversario va allin per poco di più. L’azzurro non può che chiamare anche se parte dietro: j 8 per lui, q 10 per l’americano. Il turn k non aiuta, ma il river 9 somiglia al miracolo di Buffon sul colpo di testa di Zidane.

Per Max Pescatori è l’apoteosi, il primo braccialetto in carriera e un godimento doppio che non si può non festeggiare fragorosamente con la curva di amici italiani, già tutti “ingrifati” per il successo della squadra di Lippi. Se per l’Italia del calcio era il quarto mondiale, il primo dopo 24 anni, per quella del poker era il secondo braccialetto, dopo quello centrato 11 anni prima da Valter Farina.

Curiosamente, ancora oggi è l’unico trionfo iridato di Max Pescatori in No Limit Hold’em (gli altri 3 braccialetti arriveranno in PL Hold’em/PLO, Razz e Stud Hi/Lo). E quei 682.389$ rappresentano ancora il premio più alto vinto da Max in un singolo torneo, non solo alle WSOP.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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