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Deeb è un martello
Il POY WSOP 2019 si annuncia più combattuto che mai e la lotta è aperta a più giocatori sulla strada che conduce a Rozvadov, teatro delle prossime WSOPE. Robert Campbell è l'uomo da battere, ma alle sue spalle scalpitano pezzi da novanta come Shaun Deeb e il solito Daniel Negreanu. Il leader ha accumulato 3.418 punti, con due bracciali messi al polso e altri 4 final table raggiunti. Insomma una cavalcata perfetta, se non fosse per gli avversari che provano a ricucire il gap. Shaun Deeb ad esempio è il campione del POY WSOP 2018 e cerca il clamoroso back to back.
Pur senza vincer alcun bracciale nell'edizione americana appena conclusa, Debb ha totalizzato 17 "In the Money", fra cui due final table e una seconda piazza. Con 3.280 punti lancia l'assalto al bis. Chi invece ha messo in piedi una grandissima rimonta è Daniel Negreanu. Non è un mistero che il canadese abbia messo fra i suoi obiettivi la terza vittoria in carriera in questa speciale classifica, dopo i trionfi del 2004 e del 2013.
Partito in sordina, "Kid Poker" ha macinato ITM (17), ottenendo due secondi posti. Se da una parte si allunga il tabù del bracciale al Rio (ultimo successo nel 2008), dall'altra l'ex team pro Pokerstars ha nettamente cambiato ritmo nella seconda parte della manifestazione. In totale mette assieme 3.166 punti e strizza l'occhio all'edizione europea delle WSOP. A Rozvadov può davvero succedere di tutto.
Dario Sammartino che recupero
La battaglia per la vittoria finale nel POY WSOP 2019 non si limita però ai tre giocatori citati in precedenza. Tutti coloro che sono presenti nella top ten provvisoria possono ancora ambire al successo, così come i players che si trovano a ridosso delle zone di vertice. Joseph Cheong ad esempio è settimo con 2,595.54 punti, dopo aver vinto il primo bracciale in carriera e aver raggiunto altri due final table. Subito dopo è la volta di David “ODB” Baker: l'americano, stakonovista delle WSOP, ha messo al polso il secondo bracciale a distanza di 7 anni e grazie anche ad una serie di ottime prestazioni riparte da quota 2.480.
Nona piazza per Chris Ferguson. Per il secondo anno consecutivo si conferma il cecchino per eccellenza alle WSOP e porta a casa il maggior numero di piazzamenti a premio: 19. Non è arrivato però il bracciale e questo pesa sul punteggio di 2,476.96. Chiude i migliori dieci Anthony Zinno. "Mister WPT" si conferma a suo agio anche al Rio e dopo la vittoria del braccialetto decolla con 2.443 punti.
Il balzo più clamoroso però lo compie Dario Sammartino. Il secondo posto nel main event pesa e non poco in ottica POY WSOP 2019. L'azzurro esce dalla mischia e si porta al 19° posto con 2,289.78. Probabilmente non basterà per andare a prendersi la prima posizione, anche se le qualità del campano invitano a non avere limiti nei sogni. A Rozvadov ci saranno in palio 10 bracciali per altrettanti eventi, con punti pesanti che ballano nella corsa al primo posto.
La top ten attuale
1 Robert Campbell 3,418.78
2 Shaun Deeb 3,280.13
3 Daniel Negreanu 3,166.24
4 Dan Zack 3,126.13
5 Phillip Hui 2,881.67
6 Jason Gooch 2,643.72
7 Joseph Cheong 2,595.54
8 David “ODB” Baker 2,480.06
9 Chris Ferguson 2,476.96
10 Anthony Zinno 2,443.22
L'Albo D'oro
- 2004 Daniel Negreanu
- 2005 Allen Cunningham
- 2006 Jeff Madsen
- 2007 Tom Schneider
- 2008 Erick Lindgren
- 2009 Jeff Lisandro
- 2010 Frank Kassela
- 2011 Ben Lamb
- 2012 Greg Merson
- 2013 Daniel Negreanu
- 2014 George Danzer
- 2015 Mike Gorodinsky
- 2016 Jason Mercier
- 2017 Chris Ferguson
- 2018 Shaun Deeb