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Sander Lylloff

Sander Lylloff eroe dei 2 mondi: dopo l'EPT è campione mondiale di backgammon

Nella classica cornice del Fairmont di Montecarlo, ieri si è concluso il 53° BGWC, il campionato mondiale di backgammon. Il vincitore è una vecchia conoscenza del poker e del circuito EPT: Sander Lylloff.

Sander Lylloff eroe dei due mondi: poker e backgammon

Il danese, che nel 2007 aveva vinto l'EPT Barcellona per 1.170.000€, stavolta ha trionfato nel Backgammon World Championship a Montecarlo. A 40 anni appena compiuti, Lylloff diventa così il secondo giocatore nella storia a vincere un EPT e un mondiale di backgammon. Il primo era stato il connazionale Mads Andersen, che vinse il BGWC nel 2002 e l'EPT Copenhagen nel 2006.

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A Montecarlo, Sander Lylloff ha battuto la concorrenza di 206 avversari, l'ultimo dei quali è stato il giovane ceco Zdenek Zizka. Curiosamente, negli ottavi di finale Lylloff aveva battuto il francese Arnaud Mattern, a sua volta un ex campione EPT (Praga 2007, in heads up su Gino Alacqua).

Backgammon e poker, un rapporto stretto

Il backgammon si conferma dunque un bacino di ottimi giocatori di poker, anche se è molto più difficile che accada il contrario. Difficile conoscerne le ragioni, ma per primo lo faceva notare proprio lo stesso Sander Lylloff in una intervista a PokerNews di 3 anni fa.

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Affinità e differenze, secondo Sander Lylloff

"Il backgammon è un gioco a informazione completa, e in quanto tale è già molto diverso dal poker. Nel backgammon si gioca più che altro heads up, e in questa dimensione "intima" si avvicina più al poker, così come nei tremendi swing che a volte presenta", diceva il danese.

"In media una partita di backgammon dura parecchio di più rispetto a un heads up di poker, quindi l'adrenalina e la suspense sono superiori e questa è una delle ragioni per cui mi diverto sempre molto a giocare a backgammon. Entrambi i giochi richiedono buone basi matematiche, ma non necessariamente a livello accademico. Sia nel poker che nel backgammon devi essere in grado di risolvere semplici problemi matematici. Altro aspetto in cui i due giochi sono affini è quello emotivo: il tilt può accadere in entrambi i giochi, pertanto la capacità di mantenere il controllo è una grande qualità in comune."

"In generale credo che i giocatori di backgammon tendano a mantenere un approccio più matematico, rispetto al pokerista medio. Dal canto loro, i pokeristi devono bluffare molto e cercare di essere più imprevedibili. La cosa curiosa è il fatto di avere visto molti giocatori di backgammon diventare grandi giocatori di poker, ma non mi viene in mente nessun esempio contrario", concludeva Lylloff.

Anche l'Italia trionfa con Annalisa Agosti

Al Fairmont di Montecarlo, tuttavia, non è stato solo Sander Lylloff a trionfare. Anche il tricolore sventola nell'albo d'oro di questa edizione, per merito di Annalisa Agosti. L'italiana si è confermata campionessa dell'evento riservato alle donne, battendo in finale la finlandese Pia Aimonen. Per Agosti è un prestigioso back-to-back, dopo che nel 2021 l'azzurra aveva battuto Laura Monaco in una finale tutta italiana. La stessa Monaco era a sua volta pluricampionessa mondiale, avendo vinto ben 4 titoli femminili (dal 2012 al 2015).

Immagine di copertina: Sander Lylloff (si ringrazia la pagina Facebook di Backgammon World Championship)

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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