"Non penso che qualcuno possa pensare di me che sono un falso. Provo a essere consistente. E facendo ciò credo che le persone possano vedere quanto davvero mi importi dell'industria del poker".
Una carriera quasi ventennale alle spalle, con cinque braccialetti WSOP e oltre 11 milioni di dollari all'attivo, non ha spento la passione per il poker di Shaun Deeb.
Il fortissimo pro americano è ancora pieno di entusiasmo per il mondo delle due carte e tutto quello che gli gira intorno: in una intervista a PokerNews, Deeb ha spiegato il suo lavoro dietro le quinte per migliorare l'ecosistema del poker.
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Le consulenze per le WSOP
Il Player Of The Year WSOP del 2018 è in contatto con Jack Effel, che da lui vuole feedback sullo schedule delle World Series, così come da Daniel Negreanu, Brian Rast e David 'ODB' Baker.
"Jack Effel è sempre creativo con alcune delle sue idee e vuole sperimentare cose nuove. Ogni anno lavoro a fianco di Negreanu, Rast e ODB come suo consulente. A volte Jack prende per buone le nostre opinioni, la maggior parte delle volte non lo fa ma va bene così".
Deeb ha parlato anche della 'svalutazione' dei braccialetti, la cui offerta è aumentata a dismisura nel corso degli anni. Basti pensare che nel 2015, l'anno in cui vinse il primo braccialetto WSOP, ai campionati del mondo di poker venivano messi in palio 68 braccialetti: lo schedule della edizione 2023 in arrivo conta invece 95 eventi con bracciale in palio.
"Hai 90 eventi per 25 diversi tipi di poker, con buy-in da 300$ a 250.000$, ma è inclusione, non svalutazione! Vincere un evento di NLHE da 1.000$ è un po' diverso da vincere un Mixed Event da 10.000$ - ci sono giocatori così diversi nei due field! Ma questo sono le WSOP, devono avere appeal per tutti i tipi di pokeristi".
L'accoglienza dei regular high stakes agli eventi WSOP low buy-in
Quest'anno alle World Series Of Poker farà il suo esordio il torneo con bracciale in palio dal buy-in più basso di sempre, il Gladiator da 300$.
Deeb ricorda quando Effel lo contattò per chiedergli lumi sulla introduzione del The Giant da 365$ di buy-in nel 2017:
"Ricordo che chiesi a Jack 'cosa c'è in ballo con questo piccolo evento?' e lui mi disse 'avrà appeal per tutti, se abbiamo lo staff non c'è ragione per non farlo'. Ovviamente da un punto di vista operativo quando metti in piedi diversi eventi dal buy-in contenuto sei costretto a lavorare con meno staff e magari cercare di migliorare l'esperienza dei giocatori in altre aree quando questi eventi massivi sono in corso. Le file per l'iscrizione possono arrivare a essere molto lunghe, i tavoli non sono disponibili o c'è bisogno di aspettare per andare al bagno - che non è una bella cosa - ma i giocatori degli high roller lo hanno accettato".
I giocatori high-stakes, spiega Deeb, hanno accettato per una considerazione sul long-term il trambusto che inevitabilmente accompagna la straordinaria partecipazione degli eventi low buy-in.
"Sappiamo che un giocatore su 20.000 di quegli eventi può finire nei nostri eventi quindi guardando al lungo termine per noi è meglio così".
Come devono essere cambiate le bolle ITM
Deeb parla poi di uno dei cambiamenti regolamentari che più gli stanno a cuore, inerente la fine della modalità ''hand for hand' durante le bolle premi dei tornei di poker:
"Il 'round for round' secondo me risolverebbe tante cose e permetterebbe ai giocatori di prendersi il tempo necessario mentre stanno prendendo decisioni per tanta equity. Non sarebbe uno shock per me se nei prossimi cinque anni di poker arriverà questo grande cambiamento per cui sto spingendo".
Evitare di mettere il big blind
Ma ancora più che alle bolle premi, per Deeb nel poker oggi sono un problema quei giocatori che, quando devono cambiare tavolo, traccheggiano e aspettano a sedere per evitare di pagare il big blind:
"E' assurdo che ci sia chi vuole evitare di pagare il big blind quando viene cambiato di posto! Mi è successo credo quattro volte alle World Series quest'anno, e alle WSOP Europe mi succede sempre almeno una volta per edizione. E' una cosa così ovvia da fare, arrivano al tavolo e tornano indietro"
Secondo Deeb, chi adotta questi mezzucci per evitare di pagare il big blind si rende responsabile di un vero e proprio furto:
"Non è bello che queste persone vogliano sfruttare questi piccoli vantaggi rubando equity agli altri giocatori al tavolo senza alcuna buona ragione. E' come se vedessero un anziano tirare fuori 20$ dalla tasca cogliendo l'opportunità di prenderseli - sapendo abbastanza bene di chi sono quei soldi".