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La polemica al veleno di Hellmuth: "POY a Shaun Deeb? Andava dato a Mizrachi"

Nel mese di luglio, dopo la scorpacciata delle World Series Of Poker, all'improvviso una polemica che squarcia il cielo placido e sereno del post grande evento, qualcosa di cui si poteva fare benissimo a meno e che invece mette in risalto il solito temperamento di Phil Hellmuth che, questa volta, ce l'ha con Shaun Deeb.

Shaun Deeb vincitore

Il tutto nasce all'indomani della proclamazione ufficiale di Shaun Deeb come miglior giocatore delle World Series Of Poker 2025, come vi avevamo dato conto nel pezzo dettagliato dello scorso 21 luglio, altrimenti detto WSOP 2025 Player Of The Year.

La vittoria del giocatore americano è stata resa nota proprio dallo stesso Shaun Deeb, fremente nel conoscere il risultato dell'ultimo giocatore che avrebbe potuto batterlo, Benny Glaser, al torneo di chiusura al quale aveva partecipato, dal quale è però uscito senza conquistare i punti necessari per bruciare il suo rivale proprio sul traguardo.

La vittoria di questo premio è, per giocatori di questo calibro, molto più figuativa che sostanziale, alla luce del fatto che, a seguito della conquista del titolo, viene consegnato un trofeo dedicato, un banner commemorativo all'interno delle quattro mura del Paris/Horseshoe di Las Vegas e, unico premio di sostanza, un posto garantito per il Main Event WSOP 2026.

Phil Hellmuth courtesy Pokernews & Jazmyn Le

Il sistema di punteggio "imperfetto"

Sulla homepage di Pokernews, è uscita nella giornata di oggi, la notizia che Phil Hellmuth ha criticato aspramente la metodologia di punteggio che viene utilizzata per premiare la corsa al Player Of The Year.

Nonostante Deeb abbia avuto una nuova estate stellare in quel di Las Vegas, raccogliendo qualcosa come 18 piazzamenti a premio, tre secondi posti e un braccialetto, il settimo in carriera, conquistato al 100.000$ High Roller Pot Limit Omaha per un premio di poco meno di 3 milioni di dollari, secondo Hellmuth il vincitore sarebbe dovuto essere un altro.

"Poker Brat" ha dichiarato senza mezzi termini che Michael Mizrachi, autore di vittorie leggendarie come il suo quarto braccialetto al Poker Players Championship e, soprattutto, al Main Event, oppure Benny Glaser, che ha vinto ben tre eventi alle WSOP 2025, avrebbero meritato il titolo molto più di Shaun Deeb.

Il tweet di Phil Hellmuth

"Non credo che nessun giocatore di poker professionista possa pensare che il Player of the Year 2025, sia stato vinto dalla persona giusta", ha detto Hellmuth in un video caricato sulla piattaforma X. .

"Mizrachi sarebbe dovuto essere il giocatore dell'anno. Penso che il 90% del mondo del poker creda questo. Forse l'altro 10% pensa che Benny Glaser avrebbe dovuto vincere il POY. Uno di quei due di sicuro avrebbe dovuto vincere".

Hellmuth è andato oltre e ha accusato Deeb di aver fatto pressioni per le recenti modifiche al sistema di punteggio POY che è passato dagli incassi illimitati ai dieci migliori risultati di un giocatore, nonostante, per amor di verità, fu proprio Deeb ad aver criticato questi cambiamenti. La nuova formula è entrata in vigore alle WSOP 2024.

"Voglio dire, sta scrivendo le regole e sta vincendo il premio di giocatore dell'anno e a nessuno piace il risultato? Cosa sta succedendo? Questo deve cambiare".

Una soluzione offerta da Hellmuth sarebbe quella di inserire la regola che un secondo braccialetto dovrebbe avere un conteggio superiore dei punti guadagnati, figuriamoci il terzo.

"Cosa stiamo facendo? Premiamo il secondo posto, un altro secondo posto, un terzo posto. Siamo campioni. Il giocatore dell'anno dovrebbe riguardare i campioni".

Shaun Deeb risponde

Deeb ha risposto al fuoco nemico su X e ha accusato Hellmuth di diffondere disinformazione sulla sua vittoria POY.

"Prima di tutto: non ho avuto alcun coinvolgimento nelle WSOP per cambiare la formula del POY", ha scritto Deeb.
"Il passaggio dal conteggio degli incassi illimitati al limite a 10 non è stata la mia decisione e mi ha fatto più male che aiutarmi. Phil stesso lo ha ammesso".

"La regola punisce le persone come me che mettono in pista tanto volume e alcuni multi-tabling", disse Deeb in una intervista proprio a Pokernews, prima della partenza delle WSOP.

"Il sistema è perfetto? No. Ha ancora bisogno di modifiche. Sarei lieto di aiutare a migliorarlo, anche se ciò significa ridurre le mie possibilità future. Ma non fatevi ingannare: non ho creato la formula e non ne ho beneficiato ingiustamente".

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.