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Josehp Cheong

Cheong sale sulle montagne russe, ma è triplete per Stephen Chidwick al Casinò Aria

 Cheong va sempre al massimo

Si scrive USPO e si legge Stephen Chidwick. Dopo i grandissimi risultati raccolti un anno fa nella prima edizione, il britannico si conferma anche nel primo evento del 2019. E a poco serve lo show di Joseph Cheong. Il player americano si conferma uno spettacolo al tavolo, ma ancora una volta dimostra di non avere un grande feeling con i "freni" nel momento decisivo della volata al titolo. Un po' come tutta la sua carriera. Probabilmente Cheong, non sarebbe diventato quello che è adesso, senza il suo proverbiale gioco aggressivo. Ma allo stesso tempo, mancano all'appello un paio di bracciali alle WSOP, per causa del suo mai domo stile di gioco.

Stephen Chidwick

Sono passati nove anni e il tuffo al final table del main event WSOP 2010 è ancora sotto gli occhi di tutti. Quella famosa mano vs Jonathan Duamel rimase impressa nella storia di quel campionato del mondo. Una giocata "senza freni" che costò cara a Cheong. Dal possibile duello con il canadese in heads up, alla terza posizione finale e con tanti rimpianti. E anche nell'evento#1 a Las Vegas, il player di origine asiatiche ha dominato a lungo la scena. Al final table ripartiva davanti a tutti e con Stephen Chidwick in scia. Pronti via e lo stesso Cheong si fa trovare al posto giusto e al momento giusto. Con A-10 floppa doppia coppia su A-Q-10 e Joseph Orsino finisce in allin con Q-10. Cheong chiama velocemente e fa fuori il rivale al 6 ° posto.

Road to Campione

Stephen Chidwick chirurgico

Se Cheong inizia subito forte, rinsaldando la sua leadership nel count, Stephen Chidwick non vuol essere da meno. E soprattutto cerca di mantenersi in scia al fuggitivo. Così prima raddoppia su Lazaro Hernandez floppando scala e poi lo elimina con A-J vs A-10. In due mani l'inglese completa la rimonta e piazza il sorpasso. Forte del nuovo stack, Chidwick si prende anche lo scalpo di Joseph Cappello con A-4 vs A-2: niente split pot con il board 6-4-8-10-K. A tre left l'inglese sembra spiccare il volo, ma sia Cheong e sia Sean Winter raddoppiano ai suoi danni. La situazione torna a farsi equilibrata e se Stephen comanda, a poca distanza Joseph e Sean sognano il sorpasso.

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E qui, ecco che torniamo al discorso precedente. Joseph Cheong dimostra di non avere un grande feeling con i "freni" e invece che attendere il momento ideale per sferrare il colpo, mette tutte le chips al centro del tavolo con A-2. Immediato il call di Chidwick con A-K e il board liscio costringe alla resa in terza piazza l'americano, mentre Winter da terzo incomodo si ritrova in heads up. Nel duello finale di fatto non c'è storia: troppo grande il divario in termini di chips per essere colmato. Sul board 9-6-K-8 Sean finisce ai resti con 8-8 e dall'altra parte gioca Stephen con 7-5 . Un 3 al river sancisce il terzo trionfo in carriera di Stephen Chidwick allo USPO per 216.000 dollari.

Il payout dell'evento#1

  1.  Stephen Chidwick $216,000
  2.  Sean Winter$157,500
  3.  Joseph Cheong $112,500
  4.  Joseph Cappello  $90,000
  5.  Lazaro Hernandez $72,000
  6.  Joseph Orsino $54,000
  7.  Jerry Robinson  $45,000
  8.  Maxx Coleman $36,000
  9.  Jake Schindler  $27,000
  10.  Bryn Kenney  $27,000
  11.  Jordan Cristos  $27,000
  12.  Daniel Weinand  $18,000
  13.  Erik Seidel  $18,000
Nel mondo del giornalismo sportivo da quando avevo 16 anni, ho all'attivo quasi 800 radiocronache di eventi sportivi e quasi 10 mila articoli sportivi. Da 15 anni nel mondo del poker, del betting e del gaming. Cavallo di battaglia: "Amici Miei".
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