Novembre 2016: Troy Quenneville, 559 miseri dollari vinti in carriera nei tornei di poker live, si iscrive al WPT Punta Cana Main Event e arriva secondo. Cinque minuti dopo, partecipa al partypoker Million… e stavolta vince, per un totale di $620.000 in pochi giorni.
Di ‘teckidtq’ vi avevamo parlato giusto qualche giorno dopo la sua splendida doppietta, ma allora di Troy Quenneville si sapeva ben poco. Oggi invece sappiamo che non si tratta di una meteora, ma di un vero e proprio fenomeno del poker online da oltre $3,5 milioni vinti negli MTT.
Mai dire... WSOP!
“Dall’inizio le cose sono andate bene”, ha raccontato Troy Quenneville in una recente intervista rilasciata a Pocketfives, “Continuavo a vincere e ho trovato un nuovo backer che mi ha dato l’opportunità di giocare e vincere un pacchetto per i Caraibi, nell’ultimo satellite disponibile. C’erano due tornei che mi interessava giocare”.
Si tratta proprio dei due tornei alla fine dei quali ‘teckidtq’ otterrà un 2° e un 1° posto: “Fortunatamente il mio heads-up nel Main Event da $5.000 è durato solo una mano. Così ho potuto iscrivermi al torneo di partypoker da $2 milioni garantiti, proprio negli ultimi 5 minuti di iscrizione. Alla fine vinsi il mio primo titolo live in carriera, ancora non ci credo”.
Verrebbe da pensare che Quenneville, con questo rinnovato bankroll, voglia dare la caccia al mitico braccialetto WSOP. E invece no: “Spero di giocare più spesso live, ma non aspettatevi di trovarmi alle World Series of Poker, a pagare il 30% di tasse tutta estate e ad avere a che fare con egocentrismo e ignoranza pompati alle stelle a Las Vegas”.
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Troy Quenneville: tutto iniziò così…
Ma come e quando nasce il Troy Quenneville professional poker player? Siamo nel periodo di Chris Moneymaker e del boom del poker: “Ho cominciato in un seminterrato, con gli amici, e mi sono ritrovato con i migliori giocatori di MTT in una splendida città sul mare in Costa Rica”, ha svelato il canadese.
“Ma anche se ero felice, la varianza mi stava distruggendo. Ho perso per due anni di fila, e anche se dentro di me sapevo che stavo giocando bene, è difficile mantenere la fiducia quando tante persone intorno a te pensano soltanto ai risultati”.
Quenneville non si dà per vinto, stacca per un po’, si prende la laurea in ingegneria meccanica e resiste alle pressioni dei genitori, che “volevano mi trovassi un lavoro. Non avevo soldi, ma non riuscivo a pensare ad altro che alla mia vera passione. Ho creduto fermamente in me stesso, trovando persone che hanno creduto in me. Uno di loro mi ha dato una possibilità”.
Decisione quanto mai azzeccata…