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WPT: nel Seminole trionfo per Adams, Bonomo leader ad Amsterdam

Margereson ne mette in fila 1.308

Il “$3.500 main event WPT Seminole” ha fatto il pieno di ingressi. In 1.309 si sono lanciati nella mischia, generando un montepremi di 4.200.000 bigliettoni da spartire in 164 posizioni “In the Money”. Si va dalla ricompensa minima di 5.860$ fino alla prima moneta da 696.740 dollari. Una volta scoppiata la bolla escono di scena i vari Harrison Gimbel (157°), Art Papazyan (137°), Adrian Buckley (120°), Eric Afriat (116°), Jonathan Jaffe (107°), Jason Mercier (92°), Joe McKeehen (91°), Jake Schwartz (78°), Dylan Linde (61°), Brian Altman (53°), Justin Liberto (45°), Jeff Gross (19°) e Joseph Cheong (12°).

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Al tavolo finale il comando è nelle mani di Brian Hastings, tallonato da Scott Margereson e Faraz Jaka. Il futuro campione prende subito la testa del count eliminando Jeff Fielder al sesto posto, mentre Faraz Jaka recupera il gap mettendo a segno due eliminazioni. Con Q-Q domina 10-10 di Matt Stout e con K-K rende vana la coppia di dame di Joey Couden. La medaglia di bronzo va al collo di Brian Hastings che vede la sua top pair annullata dal colore chiuso al river da Margereson. Il futuro campione inizia il duello finale con il doppio delle chips di Jaka ma servono qualcosa come 150 mani per arrivare alla conclusione. Sul board Q-J-9-7-A Jaka muove allin con A-8 e Scott chiama con Q-J. La prima moneta da 696.740 dollari è sua.

Il payout del tavolo finale

  1. Scott Margereson – $696.740
  2. Faraz Jaka – $454.496
  3. Brian Hastings – $336.466
  4. Joey Couden – $251.523
  5. Matt Stout – $189.880
  6. Jeff Fielder – $144.775

Adams che squillo nel Super High Roller

Brandon Adams iscrive il suo nome nell’albo d’oro del WPT Seminole. Il player a stelle e strisce infatti ha vinto il “$25.500 Super High Roller” mettendo alle spalle 39 rivali. Un field ristretto, ma di grande qualità, che ha prodotto un prize pool di 1 milione di dollari. “In the Money” ci sono finiti in sei. Si va dal cash minimo di 60.000 dollari fino a raggiungere una prima moneta da 370.000 bigliettoni. Il final table lo raggiungono in sette e serve quindi un’altra eliminazione per lo scoppio della bolla. Larry Greenberg parte in vantaggio con A-K ma il futuro campione lo stende con A-Q e centrando ben due dame al flop.

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Il primo ad avviarsi alle casse è dunque Shaun Deeb, imitato poco dopo da Darren Elias (5°) e Ajay Chabra (4°). Sul gradino più basso del podio ci sale Barry Hutter che mette assieme 150.000 dollari di premio e l’heads up è tutto un discorso fra Brandon Adams e Pablo Fernandez. Brandon parte al comando con il triplo delle chips del rivale e nel giro di qualche mano si arriva all’epilogo. Adams infatti floppa colore e si assicura la vittoria per 370.000 dollari.

Il payout

  1. Brandon Adams, $370.000
  2. Pablo Fernandez, 240.000
  3. Barry Hutter, $150.000
  4. Ajay Chabra, $105.000
  5. Darren Elias, $75.000
  6. Shaun Deeb, $60.000

Bonomo prova la fuga ad Amsterdam

Al WPT Amsterdam non sono certo mancati i campioni. Un torneo che non ha creato un field immenso, ma zeppo di volti noti. Il buyin di 3.300 euro ha visto la partecipazione di 84 giocatori nel day 1A, 110 nel day 1B e 13 players che hanno sfruttato la late registration aperta fino allo start del day 2. Totale di 207 paganti quindi che hanno composto un montepremi di oltre 600 mila euro. In tutto sono 26 le posizioni “In the Money” con una ricompensa minima di 5.410€ fino alla prima moneta da 156.370€. Il day 2 ha visto una netta scrematura del field e per i vari Chino Rheem, Steve O’Dwyer, Sam Greenwood, Maria Ho e Rainer Kempe non c’è stata alcuna ricompensa.

Justin Bonomo

La bolla scoppia quando Ilan Buskila si trova ai resti con 3-3 vs A-Q di Paul Berende. Una dama al river decreta l’ingresso a premio per i 26 left. C’è ancora tempo per assistere a due eliminazioni e salutano anzitempo Marcel Luijer (26°) e Jan Jansma (25°). Leader assoluto della corsa è Justin Bonomo. L’americano mette assieme 790.500 gettoni e scappa via al comando del count. Un vantaggio discreto il suo, considerando che il rivale più vicino è Paul Berende con 662.500 unità. Promossi al day 3 anche Igor Yaroshevskyy (306.000), JC Alvarado (278.500), Louis Salter (274.000) e Hossein Ensan (190.000).

La top 10 del count

  1. Justin Bonomo United States 790.500
  2. Paul Berende Netherlands 662.500
  3. Duco ten Haven Netherlands 493.500
  4. Ema Zajmovic Canada 370.500
  5. Fizor Mangroe Netherlands 370.000
  6. Igor Yaroshevskyy Ukraine 306.000
  7. Gary Miller United Kingdom 284.000
  8. JC Alvarado Mexico 278.500
  9. Louis Salter United Kingdom 274.000
  10. Jean Paul Zaffran France 263.500
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