Può un torneo fare sempre meno iscritti ogni anno e non poter essere definito "in crisi"? Sì, se parliamo del WPT Championship al Bellagio di Las Vegas, che quando si chiudono le buste del day 1 totalizza 113 iscritti e 93 giocatori rimasti. Ciò che conta comunque è che avevamo due giocatori fra i partecipanti (evento più unico che raro) ed entrambi superano questo primo scoglio: Rocco Palumbo (foto sotto) e Giacomo Fundarò.
Come è noto, ogni vincitore di una tappa del WPT "global" ottiene il ticket per questo durissimo torneo da 25.000$, che rappresenta ogni anno la chiusura della stagione. Così, forti delle vittorie di Venezia e Mazagan, Rocco Palumbo e Giacomo Fundarò hanno affrontato la trasferta per questo torneo generalmente inviso (buy-in, field, latitudine, assenza di altri eventi vicini) agli italiani.
Per il trapanese si tratta dell'ennesima presenza ad un circuito del quale è da tempo definibile un regular, mentre per il genovese campione WSOP è la prima uscita ufficiale dopo il recente divorzio dallo sponsor Winga. Sia Rocco che Giacomo hanno chiuso il day 1 leggermente sotto average, Palumbo a 108100 e Fundarò a 95200 quando la media dice 121505.
In testa c'è Will "The Thrill" Failla a quota 276000, con la top ten che vede anche la presenza di Cliff "Johnnybax" Josephy (250800), Jake Cody (250000) e il campione uscente Marvin Rettenmaier (200000). Il field è fantastico come sempre, ma la strada è ancora molto più lunga di quanto possano fare pensare gli appena 93 players left.
Ieri si sono infatti giocati appena 5 livelli, e per tutti gli eliminati ci sarà la possibilità di acquistare un re-entry fino a tutto l'ottavo livello di gioco durante il day 2. Fino ad allora sarà anche disponibile la stessa iscrizione al torneo, che - lo ricordiamo - dà una dotazione di 100.000 chips partendo da bui 150/300.
Il day 2 riprenderà da 500/1000 con ante 100, quindi anche iscrivendosi con un giorno di ritardo si partirebbe con 100 grandi bui. E' comunque difficile che il numero di entries totali superi le 152 dello scorso anno. In tal caso, il Championship farebbe registrare il minor numero di iscritti dal 2003: era la prima stagione WPT ed erano in 111 a contendersi un titolo poi vinto dallo statunitense Alan Gohering, che aveva la meglio su Kirill Gerasmov e un certo Phil Ivey.
Ieri come oggi, in quanto a qualità pochi tornei sono paragonabili al WPT Championship. La speranza è che in questo spettacolo rimangano a lungo tracce di azzurro.