Le World Series Of Poker Europe hanno chiuso i battenti potendo vantare numeri da record per quanto riguarda i giocatori iscritti: complessivamente, 2.626 players nell’arco di sette tornei che hanno molto da raccontare.
Anzitutto il contraltare europeo della rassegna di poker più importante al mondo si conferma pane per professionisti, ed i numeri indirettamente lo confermano. Basti pensare, ad esempio, che l’età media dei partecipanti alle WSOP del 2011 è stata di 37 anni, mentre quella delle WSOPE di 33: un ribasso significativo che lo diventa ancora di più se guardiamo ai risultati che contano.
L’età media dei giocatori finiti a premio è infatti pari a 31 anni, che scende sotto i trent’anni fra tutti coloro che hanno raggiunto il tavolo finale. Una tendenza quest’ultima che non si è smentita neppure con il Main Event, dove il solo Moritz Kranitch – coi suoi 31 anni – era più che ventenne.
Contrariamente alle previsioni, che a seguito del Black Friday volevano questo genere di manifestazioni in crisi, per la prima volta il montepremi complessivo elargito dalle WSOP e dalle WSOPE ha superato i duecento milioni di dollari, fermandosi a 206.739.395 $.
Quanto ai giocatori che più hanno saputo mettersi in luce individualmente – fatta salva una prova corale maiuscola degli italiani – impossibile non citare i nomi di Chris Moorman e Shawn Buchanan.
L’inglese, prima del 2011, non aveva mai fatto registrare risultati dal vivo pari o superiori ai 100.000 dollari, mentre quest’anno tra WSOP e WSOPE ha vinto più di chiunque altro: stando ai dati riportati da thehendonmob.com infatti, coi suoi 2.120.156 dollari supera di un soffio perfino Ben Lamb, complici sei piazzamenti ITM tra cui un terzo e due secondi posti particolarmente pesanti.
Il canadese invece è l’uomo dei record e dei rimpianti. Alle WSOP del 2010 aveva piazzato otto risultati utili, fra cui un secondo posto nel difficilissimo torneo di No Limit Hold’em 6-max da 25.000 $, e visto che alle WSOP 2011 aveva totalizzato “solamente” cinque ITM (tra cui il secondo posto nell’H.O.R.S.E. Championship) è venuto in Francia per alzare la media.
Giocando cinque dei sette tornei in programma è finito a premio quattro volte, disputando due tavoli finali – tra cui quello del Main Event – ed un secondo posto nel nuovissimo NLHE Mixed, a dimostrazione di un talento assoluto certamente aiutato anche dalla sorte, sebbene mai fino in fondo.
Chi infine può vantare un solo piazzamento in carriera fra WSOP e WSOPE è Elio Fox, solitudine di cui il newyorkese riuscirà a farsi una ragione, visto che se a questo mondo ciascuno ha la sua croce non tutte valgono 1.400.000 €…