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YoH ViraL: “Dovrei tankare meno, ma lì ho fatto bene. E sull’EPT Paris…”

Nei giorni scorsi ha fatto discutere, e anche molto, un episodio accaduto al Main Event dell’EPT Parigi. Il protagonista era Johan Guilbert alias “YoH ViraL”, top player francese ma anche content creator con molti follower sui vari social network. L’episodio, di cui parlavamo in questo articolo, era relativo a un triplo time chiamato nei suoi confronti durante la stessa mano.

La storia era stata riportata originariamente su Twitter da un blogger di PokerNews presente in loco, e aveva originato una serie di reazioni – più che altro negative nei suoi confronti. Guilbert non ha risposto a nessuno, anche perché da circa un mese ha iniziato un challenge non semplice, di questi tempi: stare almeno 6 mesi senza social network. Johan lo aveva annunciato su Twitter e Instagram il 3 febbraio scorso, dunque la sua mancata replica sul controverso episodio si spiega così.

Noi però lo abbiamo cercato per avere una sua versione dei fatti, e il francese non si è fatto pregare, difendendo la sua condotta anche con forza. Di seguito la sua spiegazione.

YoH ViraL: “Il tanking a EPT Parigi? Eravamo in bolla e il chipleader lo sapeva…”

“Partiamo dicendo che in nessun momento dell’articolo originale (quello uscito su PokerNews, ndr), si fa cenno al fatto che eravamo a 4 o 6 posizioni dalla bolla, e penso che sia importante sottolinearlo.

Se ho tankato molto è perché ero contro il chipleader in bolla, e rischiavo di giocarmi il torneo con top pair 10 in un 3-bettato. Inoltre colui che chiama il tempo in tutte e tre le streets è proprio lo stesso chipleader (il kazako Daniyar Aubarikov, ndr), che è un forte reg online e non stava certo lamentandosi per il fatto di aspettare troppo, ma stava semplicemente approfittando della bolla.

Quindi la mia scelta di prendermi più tempo era strategica, per due ragioni:

  • avevo solo coppia di 10 in bolla, dove può bluffarmi ma se non bluffa è avanti
  • in bolla mi conviene tankare come fanno tutti, ma loro lo fanno preflop con 92 off, io lo faccio post flop con una decisione vera da prendere.

Da short stack tankare in questa mano mi conviene, così come conviene al chipleader chiamare il time, sono cose abbastanza comuni ma in genere si vedono preflop. Vederle dopo non è molto comune anche perché la gente ha paura di giocare postflop in bolla.”

Johan Guilbert: “Dovrei tankare meno, ma non l’ho mai fatto per fare tiltare la gente”

Questa la difesa del giocatore francese sullo spot in questione. Il discorso poi si allarga più all’aspetto generale, e YoH confessa: Sono consapevole di essere un giocatore che tanka sopra la media, ma questa mano è stata riportata in maniera non corretta. Volendo, si sarebbe potuto raccontare una situazione simile non dico per chiunque ma quasi, tra tutti quelli short e chi aveva uno stack non molto deep.

Io avrei potuto rispondere sui social, ma non voglio interrompere il challenge per questo. Però penso che chi ha raccontato questa cosa lo abbia fatto in maniera non corretta, perché il fatto di essere praticamente in bolla incideva eccome, essendo poi una bolla che manda a premio 239 persone quindi tendenzialmente veloce.

Nella maniera più assoluta non ho mai tankato per fare tiltare la gente, amo giocare a poker e a volte penso anche velocemente, ma ci saranno sempre situazioni che richiedono un po’ più di tempo. Farò più attenzione nel futuro.”

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YoH ViraL e lo shot clock: “Per me è ok, ma darei più tempo sul river”

A questo punto, chiedo a Johan cosa pensa dello shot clock e di un suo possibile inserimento in pianta stabile in tutti i tornei.

“Penso che lo shot clock vada bene, gioco diversi Super High Roller in cui si usa correntemente e non ho problemi. Più nello specifico, penso che bisognerebbe prendere in considerazione l’idea di dare timebank da un minuto al river, dove in genere si prendono le decisioni più importanti. A volte con le carte timebank da 30 secondi, il tempo di prenderle e già ne hai perso 5-6.”

EPT Paris, gioie e dolori: “ma per l’anno prossimo prevedo grandi cose”

Non potevo esimermi di chiedere a un “notabile” francese un parere sul primo EPT giocato a Parigi, nella storia del circuito. Le critiche alla location non sono mancate, anzi sono arrivate anche delle scuse ufficiali da parte dell’organizzazione per alcuni disservizi vissuti dai giocatori. Guilbert conferma tutto, ma lancia un’anteprima davvero interessante.

“Penso che la scelta della location sia stata un errore, perché per l’aspettativa di giocatori che c’era quel posto non poteva essere assolutamente adeguato, sotto ogni punto di vista. Infatti negli ultimi giorni la situazione è migliorata anche perché c’erano meno giocatori, ma in generale non credo che quello potesse mai essere un posto per organizzare tornei per più di 300 persone.

In generale i numeri sono stati ottimi e questo è un bene, anche perché la Francia non aveva grandi tornei dall’ultimo EPT Deauville. So che stanno già pensando a un’altra location, che è molto più grande e che ho già visto. Se la cosa andrà in porto posso dirti già da ora che sarà un EPT super bello, che può fare numeri paragonabili a quelli di Barcellona.”

Mystery Bounty promossi da YoH ViraL, con qualche consiglio

Non poteva mancare infine una domanda sulla moda del momento nei tornei live, ovvero i Mystery Bounty. Anche a Johan Guilbert piacciono, e anzi il francese si lancia in qualche suggerimento per il futuro. “In generale credo che i Mystery Bounty siano una buona cosa perché una formula molto divertente. Secondo me dovrebbero pensare a farne anche di più grandi in termini di buy-in, ma soprattutto mi piacerebbe vedere una sorta di streaming, un vlog o qualcosa del genere dedicato solo alla fase in cui i giocatori pescano le buste. Quello è il momento topico, il più adrenalinico secondo me meriterebbe un coverage dedicato.”

Immagine di copertina: Johan Guilbert (courtesy Manuel Kovsca & Rational Intellectual Holdings ltd)

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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