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3-bettare fuori posizione: meglio con 88 o AT suited?

Scegliere le mani con cui 3-bettare dai bui l'openraise di un giocatore sul bottone è meno banale di quanto sembri: Reid Young, con un esempio, ci mostra come ragionare in questa situazione.

Nell'esempio in questione ci troviamo sul grande buio al NL100: il bottone apre a 2 dollari e noi giochiamo con 100 big blinds effettivi, avendo in mano 8 8 . Dovremmo 3-bettare questa mano? E nel caso avessimo a 10?

Posto che informazioni specifiche possano farci giungere a conclusioni diverse, in generale "shootaa" preferirebbe chiamare con una mano come coppia di otto, mentre sarebbe più incline a 3-bettare asso dieci: vediamo perché.

Se ipotizziamo che il giocatore sul bottone abbia un range di 4-bet/call pari a TT+/AQ+, l'equity di 88 è superiore rispetto a quella di ATs quando chiamati, ma i benefici per lo statunitense si esauriscono qui.

Infatti, quando 3-bettiamo 8 8 se chiamati ci troveremo a giocare fuori posizione una mano che sarà più spesso in difficoltà rispetto ad una come a 10, sia a causa delle overcard che in generale alla scarsa equity che il board potrà offrirle.
Inoltre, con a 10 dominiamo molto di più il flatting range alla 3-bet del nostro avversario di quanto non accada con 8 8 , visto che il bottone potrebbe chiamare con mani come k 10 e magari qualche asso peggiore.

Infine, quando 3-bettiamo a 10 blockeriamo sia una parte del range di 4-bet/fold del nostro avversario - cosa che non accade quando lo facciamo con 8 8 - che soprattutto una parte del suo range di 4-bet/call. In altre parole, 3-bet/pushando una mano come a 10 generalmente abbiamo una fold equity più consistente rispetto a quella che ci garantisce 8 8 , ed anche quando chiamati la nostra equity è comunque discreta, aggirandosi attorno al 30%.