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4 motivi per i quali sono 40 tornei di fila che non vai nemmeno in the money

La varianza nei tornei di poker è una compagna che i giocatori devono abituarsi ad avere al loro fianco, senza se e senza ma. A volte è positiva, altre volte è negativa; a volte dà, a volte toglie. E quando lo fa, spesso non conosce mezze misure.

Se è da un po’ di tempo che non riesci a ottenere risultati, è possibile che tu stia vivendo un downswing che rientra nella normalità. Ma se sono 40 tornei di fila che non vai nemmeno in the money, forse qualche motivo che vada oltre la varianza c’è… che ne pensi?

Non ti preoccupare, perché Jonathan Little, stimato pro e autore, ci permette di discutere di cinque motivi che potrebbero aiutarti ad uscire dal tunnel!

 

 

 

Ti fai troppo condizionare dall’emotività

Per prima cosa, secondo Little, potresti essere un po’ troppo condizionato dal tuo stato emotivo. I risultati nel poker non sono sempre qualcosa che puoi controllare, e come non dovresti esaltarti nelle vittorie, allo stesso modo non dovresti deprimerti nelle inevitabili sconfitte.

Lo stesso Little quando vince non celebra troppo il suo successo: “che io venga eliminato nella prima mano di un torneo, in bolla, al tavolo finale o che io vinca, non mi interessa troppo perché nel tempo avrò una distribuzione equa dei risultati. Spero in direzione positiva, perché credo di avere un edge nel gioco”.

Allo stesso pro americano è capitato addirittura due volte in carriera, di non andare a premio per oltre 40 tornei di fila!

Stai giocando fuori bankroll o troppo pochi tornei

Un downswing molto importante, che dura da decine di tornei di poker, non significa necessariamente che stai giocando male, anche se può essere un indicatore.

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Chiediti però se:

  1. Il campione in oggetto è sufficientemente ampio? Non centrare la zona premio per una decina di volte di fila è assolutamente normale. Inoltre, la varianza comincia ad assumere un senso quando si analizza un volume di gioco importante, che va al di là di poche sessioni o di poche settimane di gioco.
  2. Stai giocando a stake troppo elevati? Questo punto è abbastanza intuitivo: se provi costantemente shot a livelli troppo alti per il tuo bankroll o per il tuo livello di skill, è normale non avere i risultati sperati.

Non riesci a capire quali sono i tuoi leak

Che tu vinca o perda, dovresti sempre cercare i punti deboli del tuo gioco. Una striscia di risultati negativi molto lunga non dovrebbe spingerti a giocare di più e a studiare di meno, semmai l’esatto contrario!

“Quando giocavo i sit and go”, racconta Little, “giocavo circa 8 ore al giorno e ne studiavo quattro. Sono convinto che sia questo il motivo per il quale ero tra i giocatori più vincenti all’epoca”.

Il suggerimento di Jonathan è di prendere costantemente appunti sulle mani giocate, e analizzarli a mente fredda ogni volta che avete tempo.

Non accetti l’aiuto di nessuno

I giocatori di poker, si sa, hanno un ego smisurati – non tutti per carità, ma molti sì.

La maggior parte di loro tende a voler fare tutto da solo, quando in realtà ci sono molti modi per migliorare facendosi aiutare. Ad esempio assumendo un coach, o creando un gruppo di lavoro con altri giocatori, un po’ come ha fatto la scuola tedesca che a lungo ha dominato gli high stakes.

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