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Ace on the River

“Ace on the River” è un libro assolutamente unico nel suo genere. Barry Greenstein è un giocatore professionista di poker da ormai più di trent’anni, ed ha partecipato ai maggiori eventi mondiali, al pari di giocatori leggendari come Doyle Brunson e Chip Reese.
Il testo, inizialmente, doveva essere semplicemente un capitolo dalla fortunata serie “Super System” di Bruson ma, vista l’eccessiva lunghezza di quanto scritto, Barry pensò di farne un libro a se stante.

Non è certo per tutti, essendo essenzialmente rivolto a giocatori professionisti che siedono a tavoli con limiti molti più alti di quelli a cui fanno riferimento i principianti o i giocatori occasionali. Quest’ultimi potranno comunque trovare del buon materiale e scoprire, attraverso le parole dello scrittore, l’affascinante mondo dei giocatori high-stakes. Per consigli e strategie di base conviene, purtroppo, rivolgersi altrove.

La prima parte, “Il mondo del Poker” comprende una trentina di pagine di ricordi della vita da giocatore di Greenstein, e alcuni capitoli che spiegano quali tipi di persone si possono incontrare in quest’ambiente, come fare per entrarci, e le varie superstizioni che molti giocatori hanno.

La parte seconda, “Filosofia del Poker”, contiene un mix di idee, consigli e discussioni per lo più adatte ai giocatori professionisti. I pochi consigli tecnici e strategici si basano molto sulla psicologia e sul come evitare possibili trappole. Si parla, poi, del pericolo di rimanere troppo coinvolti nelle scommesse sportive (che vanno a braccetto col gioco del poker), dell’atteggiamento e dell’integrita personale, della famiglia e persino della sessualità.

La parte terza, “Gioco avanzato”, rappresenta il cuore del libro, con capitoli sulla matematica e la teoria applicata al poker (con informazioni su quanto sono importanti e come vengono usati), sul gioco on-line, sui tornei. Gl’ultimi due capitoli di questa parte, riguardanti specifiche strategie ed esempi di mani giocate nei grandi tornei no-limit, con un’analisi passo-passo di ogni singola decisione presa dai giocatori e con un riepilogo finale al termine della mano rappresentano sicuramente la parte migliore di tutto il testo, anche se forse non approfondita al massimo.

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Nella parte finale, l’autore si pone interessanti domande filosofiche come : “Chi è il miglior giocatore del mondo? Come si fa a stabilirlo?” e ancora, “Cos’è che distingue un bravo giocatore da uno qualunque?

In conclusione: il libro è ben scritto, di facile lettura e con molte foto a colori (quasi in tutte le pagine). Tuttavia gl’argomenti trattati non sono adatti per quei giocatori alle prime armi che cercano nozioni tecniche per intraprendere una carriera ricca di successi.

Dal punto di vista di analisi strategiche, infatti, il libro offre solo un breve resoconto di mani giocate in grossi eventi live. I pochi consigli sono un po’ troppo generici e vertono su temi che forse la maggior parte dei lettori troverà un po’ strano, come quelli relativi all’evitare le scommesse sportive che spesso hanno segnato in negativo la vita di molti giocatori professionisti di successo.

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