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Intervista ad Alex "Assassinato" Fitzgerald, la crema del coaching mondiale

Con ogni probabilità avrete sentito parlare di Alexander Fitzgerald, sotto le spoglie del ben più conosciuto nickname online, "Assassinato", uno dei giocatori che hanno fatto la storia del poker online, ma che anche live si è tolto qualche soddisfazione.

Ma l'exploit più importante per la sua carriera è arrivato quando ha scoperto di avere delle doti innate di divulgatore della materia e, soprattutto, di poker coaching, doti che lo hanno fatto propendere per fare del suo sito, Poker Headrush, uno dei più seguiti tra chi vuole imparare da uno bravo.

L'intervista ad Alex "Assassinato" Fitzgerald

Nei giorni scorsi l'ottimo Craig Tapscott di Poker.org, ha contattato proprio Alex "Assassinato" Fitzgerald, ponendogli alcune domande le cui risposte ne fanno emergere, semmai ce ne fosse stato bisogno, tutto l'acume e la capacità di esposizione.

In seno alla preparazione di una sessione di cash game o di un torneo, "Assassinato", mette in evidenza l'importanza delle attività che precedono il tutto, come il sonno e l'esercizio fisico, ponendo l'accento sul fatto che dormire bene e mangiare leggero, ti predispone ad una sessione con un atteggiamento sciolto e sarà più facile che il momento della partita arrivi da te e non sarai tu che dovrai fare il momento.

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Alex "Assassinato" Fitzgerald

L'ottimo lavoro di Tapscott si nota da una domanda nella quale chiede a Fitzgerald quale fosse il consiglio che, a inizio carriera, non avrebbe voluto seguire, ma la risposta è stata sibillina:

"Mi è stato costantemente detto che ci sono mani troppo belle per poterle passare. Mi è stato detto che dovevi andare rotto con certe mani, come se avessi Q-Q con 34 big blind rimasti in un torneo non c'era niente che potessi fare, i soldi dovevano andare dentro. Ma ci sono momenti in cui hai a che fare con giocatori così tight, con tell facili da sfruttare, che puoi allontanarti da mani da cui normalmente non saresti in grado di scappare".

"La mano più memorabile... Una volta, non so cosa mi sia preso, stavo giocando a un torneo online con un primo premio di, voglio dire $ 300.000. C'erano sette players rimasti, io 4-bet 6-2 offsuit, ho puntato il flop, ho puntato il turn e ho puntato il river. Ho fatto foldare il ragazzo e ho mostrato a tutti dopo. È stato davvero spericolato, ma è stato molto divertente in quel momento".

I giocatori da ingaggiare

"Il miglior consiglio che posso dare a qualsiasi giocatore, sembrerà banale, ma non lo è affatto, gioca i piatti grandi in posizione, sempre in heads-up e contro range inferiori."

"Se dovessi indicarti un giocatore da sponsorizzare nel caso in cui dovessi aprire una poker room, non saprei nemmeno dirtelo, ad essere onesti", continua Fitzgerald. "Ho ammirato i veterani quando ho iniziato; uomini come Phil IveyDoyle Brunson e Chip Reese ti insegnano la longevità pokeristica nelle loro interviste. Ti hanno insegnato a prendere quello che il tavolo ti avrebbe dato. Hanno insegnato che i giocatori di poker si distinguono in base al modo in cui gestiscono i brutti momenti. Hanno insegnato che lo scopo del gioco era togliere più soldi possibili dal tavolo".

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".