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Analisi di una mano con Greg Raymer: lo squeeze da shortstack

greg raymerDurante il Main Event delle World Series of Poker 2010, il già campione del mondo Greg Raymer si ritrova in posizione di Big Blind con un open-raise da UTG per 250 chips ed il call di tre altri giocatori quando i bui sono 50/100.

Dopo aver spillato 8 8 , il Pro diPokerStars decide di shovare in squeeze le sue ultime 2.500 fiches. “La mia mano era probabilmente in leggero vantaggio contro il range dell’original raiser” racconta ‘The Fossilman’. “Avevo una buona possibilità di vincere molte chips rispetto al mio esiguo stack. Se non aveva una mano forte allora doveva foldare; se invece mi chiamava con AK allora ovviamente andava bene perché partivo davanti in un bel piatto.”

L’oppo da UTG decide di andare all-in per circa 30.000 ed il primo pensiero che passa nella testa di Greg è che abbia in mano i pocket aces. “Praticamente ne ero certo, ed a quel punto avrei preferito ricevere 8 e 3 offsuit così da foldarli subito.”  Gli altri giocatori passano e l’avversario di Raymer gira proprio a a , che reggono sul board 10 2 k 7 6 e condannano l’americano all’uscita nel primo livello del torneo.

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Tuttavia per Greg non c’è nulla da recriminare, visto che lo stack, le carte e la posizione suggerivano soltanto quella mossa. “Era uno spot dove alcuni avrebbero squeezato quasi ATC qualora fossero stati certi di rimanere in heads-up; era davvero tanta la dead money nel piatto” spiega Raymer. “Le odds erano ottime a prescindere dalle carte che avevo in mano, e poi ero stato anche fortunato da ricevere una starting hand leggermente favorita contro il suo range.”

“Se lui aveva ad esempio AQ allora avrebbe probabilmente foldato: è questa l’efficacia di uno squeeze play. In quella situazione non solo doveva preoccuparisi di quello che potevo avere io, ma anche dell’eventualità che qualcuno dei caller stesse tendendo una trappola. Se avesse chiamato i miei 2.500 e qualcuno dopo di lui avesse rilanciato a 10.000, a quel punto poteva esser certo che i suoi AQ o 99 non erano buoni. Quanto a me, dopo il fold del primo giocatore non c’erano troppe probabilità che qualcuno stesse trappando, e l’idea di passare da 250 del primo call ai 2.500 miei li avrebbe convinti a buttare via le carte.”

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