Per estrarre valore dalla propria mano bisogna determinare quale sia il miglior modo per indurre in errore l’avversario. Contro una calling-station, una bet sarà fatta con l’aspettativa di essere chiamata da una mano peggiore, mentre con un avversario aggressivo si potrebbe considerare l’idea di agire passivamente nella speranza che l’altro provi a bluffare per prendersi il piatto.
Ed è proprio di quest’ultima opzione che ci dà dimostrazione pratica Mike “SowersUNCC” Sowers, in una mano giocata al WPT Doyle Brunson Five Diamond World Poker Classic – torneo da 15.000 dollari di buy-in tenutosi al Bellagio di Las Vegas nel 2009.
Con bui 400/800 e ante di 75, Sowers apre di 2.000 da hi-jack con q 10. “Con ancora 4 giocatori a dover parlare e con la dead money già nel piatto, Q-10 è più che buona per provare lo steal da late position” spiega Mike, che subito dopo trova il call sia del player alla sua sinistra e sia di Antonio Esfandiari da small blind.

Sul flop arrivano q 6 10 che regalano a Sowers una top two pair. Esfandiari fa check e Mike punta 5.600. L’altro avversario in gioco decide di foldare mentre Antonio si adegua per il call: “Dopo la sua chiamata pensavo che avesse una coppia oppure un Jack per il draw, tipo K-J o J-9” continua Sowers, che in carriera ha vinto più di 1,4 milioni di dollari in premi nei tornei. “Dato che io avevo la doppia coppia più alta ho ritenuto inizialmente che lui fosse su un progetto. Poteva anche avere un bottom set, ma propendevo più per il draw.”
Sul turn arriva un 10 e Sowers chiude un ottimo full-house. Antonio fa di nuovo check: “Pensavo proprio di avere la mano migliore e l’unico modo per estrarre valore da quel turn era che lui avesse un set di 6, perché con un draw su un board accoppiato avrebbe foldato abbastanza spesso.
Mike checka dietro: “So bene che Antonio è un ottimo giocatore, ”ed in quel caso se avvertiva una mia debolezza poteva provare a prendere il piatto con una puntata, a prescindere se avesse o meno un qualche tipo di punto in mano.” Esfandiari attende infatti di vedere il 5 al river e spinge nel mezzo 10.100 chips.
“Sembrava una value bet” racconta ancora Sowers. “Quando ho poi rilanciato fino a 31.600 ho fatto praticamente poco più di 3 volte la sua puntata. Era poco probabile che potesse callare, ma il mio raise leggermente superiore alla size standard poteva indurlo a pensare che stessi bluffando. Magari poteva hero-callare anche con A-J.”
Esfandiari invece passa e Mike conquista comunque un buon piatto. “L’unico modo per prendere valore bettando quel turn era se lui aveva chiuso il suo progetto. Un check poteva invece spingerlo ad una giocata aggressiva sia con un progetto chiuso e sia con un busted draw.”