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Manipolare le size di bluff per ottenere una migliore fold equity. Quanto puntiamo?

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Perché si punta

Minimizzando all’estremo il concetto di “puntata”, sono due le ragioni per cui si scommette in un pot:

  • Possiamo scommettere per valore
  • Possiamo scommettere in bluff 

In entrambi i casi il requisito fondamentale è che dovremmo sempre dare la caccia al nostro valore atteso (EV, Expected Value) più alto. 

Se avessimo bisogno di avere sempre la mano migliore per vincere una mano, statene certi, non andremmo da nessuna parte e nel lungo periodo il nostro bank roll ne risentirebbe. 

L’enunciato secondo il quale per bluffare è necessario che dall’altra parte ci sia una mano migliore da far foldare, non è sempre valido, scopriremo che in una buona percentuale di situazioni, a lasciare il colpo saranno mani peggiori della nostra, seppur noi avessimo l’impressione di essere migliori. 

Ciò è particolarmente emblematico per capire l’importanza dell’analisi delle strade che ci hanno portato a decidere per il bluff. 

Fold Equity nel bluff

Il nostro obiettivo principale per portare a termine un buon bluff è che quella mano termini in quel momento, dopo il nostro tentativo e il concetto chiave è sempre e comunque la Fold Equity (FE). Proviamo a fare un esempio.

Supponiamo di rilanciare da bottone con a k e di essere chiamati da “villain” che ha un range di call dal BB di circa il 20%, ed escludiamo da questo 20% mani come JJ+/AK che quasi sempre rilancerebbero, visto lo stile del nostro avversario. 

Al flop scendono q 7 3 , non abbiamo hittato in nessun modo, non abbiamo draw, ma la nostra continuation bet non è un bluff puro, abbiamo 6 out che con ogni probabilità ci darebbero il piatto e AK è una mano che su questo flop potrebbe essere ancora buona. 

Supponiamo che oppo chiami qualsiasi puntata con tutte le coppie medie e tutti i draw a fiori, oltre alle bradway con le donne, range che rappresenta 115 combo delle 187 che abbiamo stimato sul suo famoso 20%. 

Cominciamo a ragionare in termini di FE

Essa, la FE, potrebbe aumentare se ipotizziamo che egli possa passare tutte le coppie più basse che flatta per flop, quelle di 2-2/4-4/5-5/6-6. 

Potremmo provare a rimuovere dal suo range qualche broadway molto debole, come Q-T che potrebbe donkbettare in una dinamica di Bottone BB.

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Supponiamo di bettare half pot, 10$ su 20$, il nostro bluff sarà immediatamente redditizio se villain folderà nel lungo periodo almeno 10 / (10+20)= il 33% delle volte. 

E questo è il nostro caso, visto che prevediamo un suo fold una porzione di volte maggiore rispetto a questa percentuale. 

Un esempio al river

Supponiamo di essere in heads up al river e che il nostro avversario faccia check su un piatto di $100. Lo stack effettivo è in questo momento di una PSB, pot size bet, quindi 100 e noi abbiamo un draw di scala mancato con il nostro 6-7off, mentre il board ne presenta anche un altro, sempre missato, di colore. Bluffiamo?

Dal momento che non ci sono più carte a scendere, in questo caso conta solo ed esclusivamente la nostra fold equity. 

Se scommettiamo mezzo piatto, si ripresenta più o meno il discorso fatto in precedenza: $50 / ($100 + $50 ) = 33%. 

Decidiamo di scartare la possibilità che il nostro avversario possa aver hittato in maniera ottimale il board visto che, a maggior ragione rispetto all’esempio fatto prima sul flop, non esce in puntata al river. Attenzione, parliamo sempre di field formato essenzialmente da giocatori ricreativi, nelle dinamiche tra reg intervengono tutta una serie di dinamiche altre delle quali dobbiamo tenere conto, bilanciamenti, history, metagame.

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Continuation bet bluff

In questa situazione, visto che in caso di check behind da parte nostra potremmo essere battuti da un busted draw che sarà praticamente quasi sempre migliore del nostro e che saremmo comunque quasi sempre battuti, nel caso in cui pensiamo che villain possa foldare almeno un terzo delle volte, dovremmo sempre puntare. 

Bet sizing 

Ok, ma quanto? 

La nostra bet di mezzo pot offre al nostro avversario la possibilità in termini di odds pari a 3-1, così che nel lungo periodo lui ha la necessità di vincere il pot nel 25% delle volte. 

In un field di giocatori poco esperti, cash game a limiti bassi, low buy online MTT ecc, insomma poco “reggoso”, ciò implica un rischio fortissimo di essere chiamati con mani marginali ma che, comunque, ci battono. 

Se vogliamo ovviare a questo tipo di problema, c’è la possibilità di manipolare le odds che gli proponiamo e, di conseguenza, di variare anche la nostra fold equity. 

Supponiamo di poter puntare una PSB, come abbiamo visto nell’esempio, 100$. 

Bluff poker

Il nostro avversario ora dovrà mettere una volta ogni 50 affinchè la sua mano possa risultare redditizia e questo lo porterà a foldare quasi tutto che non sia almeno una doppia coppia. 

Ora è abbastanza semplice arrivare al risultato che se supponiamo possa avere una mano inferiore alla doppia coppia, dovremmo bluffare utilizzando quella size. 

Ma se villain ha una mano che non passerà mai a qualsiasi puntata, la nostra scommessa più grande perde solo più soldi. 

Il fold o il call di villain in situazioni come questa, dipende anche dalla sua personalità nel poker. Alcuni giocatori ( i famosi calling station) semplicemente non folderanno la top pair e probabilmente nemmeno la mid-pair. Si convinceranno che stiamo bluffando e faranno un crying call. Forse dovrebbero foldare più della metà delle volte, ma molti giocatori non lo faranno.

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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