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Daniel Negreanu spiega come giocare la early stage di un MTT: “Nessuno vince un torneo al Day 1”

Daniel Negreanu è stato considerato a lungo uno dei più forti giocatori di tornei al mondo, un riconoscimento giustificato anche dalla prima posizione nella All-Time Money List (attualmente è a quota 35 milioni di dollari incassati). Nel 2017, però, Kid Poker è apparso in difficoltà e un po’ arrugginito a causa della scarsa partecipazione ai tornei live (gioca quasi esclusivamente i Pokerstars Championship e le WSOP).

Lui stesso ha ammesso di sentirsi superato, specialmente dai giovani tedeschi che dominano gli high roller live.

Per questo motivo Daniel ha preso una decisione forte: abbandonare il suo stile esclusivamente exploitativo per dedicarsi invece a una strategia ibrida tra exploitative e GTO.

Con questa trasformazione, il canadese spera di diventare ancora più competitivo di quanto già sia. E mentre sta studiando intensamente i principi della GTO, ha trovato il tempo di fare un regalo di Natale a tutti gli appassionati di MTT: in un’intervista per Pokerlistings.com ha svelato il suo modo di approcciare ogni fase di un torneo.

Partiamo dalla early stage, ovvero dai livelli di gioco iniziali, durante i quali tutti hanno stack molto profondi. Ecco qual è la strategia di Negreanu.

 

Daniel Negreanu e l’approccio giusto per la early stage di un torneo

“Credo fortemente in un vecchio detto del poker: al Day 1 non puoi vincere il torneo, puoi solo perderlo“, ha esordito Kid Poker. “Nella early stage non ci sono ante, pertanto devi giocare in modo molto conservativo”.

Una dichiarazione che sorprenderà i fan del canadese, visto che Daniel Negreanu è sempre stato noto per essere un giocatore estremamente loose fin dai primi livelli. D’altronde, è lui l’inventore della (ormai superata?) strategia Small Ball

“Se identifichi un giocatore debole, soprattutto post-flop, dovresti cercare di giocare tante mani contro di lui per provare ad exploitarlo sul flop e vincere il pot”, spiega Negreanu. “Ma nel poker di oggi è più importante mantenere lo stack di partenza nelle prime due ore piuttosto di rischiare per vederlo incrementare del 20-30%”.

Daniel Negreanu (courtesy Poker Central)

Sul limp

Daniel ha anche parlato del limp, una mossa che piace molto ai giocatori amatoriali ma non ai professionisti.

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“Hai tanti big blind nel tuo stack e teoricamente puoi permetterti di limpare. Ma non vedrai mai i top player seguire questa strategia. Il motivo è che limpando stai dando la possibilità allo small blind e al big blind di realizzare la loro equity a pieno anche con mani come 9-6 off e 9-2. Anche se un mini-raise sembra quasi un limp, ti permette di eliminare queste mani dal range dei tuoi avversari, il che è un’ottima cosa”.

Scenario 1: vincere un big pot e trovarsi in top 20 in early stage

Daniel ha poi analizzato due scenari che possono capitare in early stage. Il primo è quello di vincere un piattone (magari doubleuppando) e ritrovarsi in top 20 nei primi livelli. In questo caso è giusto spingere fin da subito per mettere pressione agli avversari oppure è meglio continuare a giocare come se lo stack fosse quello iniziale?

Nella early stage non esiste una reale pressione in base all’ICM. La bolla è lontana e ci sono pochissimi short stack, quindi, realisticamente, vincere un big pot in questa fare non cambia quasi nulla nel modo di giocare. All’inizio di un torneo non c’è grande differenza tra uno stack di 200 o 400 big blind“.

Daniel Negreanu

Negreanu sostiene che il big stack fa la differenza solo quando la media di big blind negli stack degli avversari si abbassa.

“Avere un big stack è importante quando i tuoi avversari al tavolo hanno in media 30 big blind o meno. Allora sì che devi iniziare a bullare, perché ogni loro decisione può costargli il torneo”.

Scenario 2: perdere un big pot e ritrovarsi con 20-25 bb in early stage

Il secondo scenario è quello nel quale perdiamo un grande piatto in early stage e ci ritroviamo con uno short stack. A questo punto si gioca in push/fold oppure si prova lo stesso ad agire post-flop? Negreanu propende per la prima opzione.

“In questo scenario hai perso il privilegio di giocare il deep-stack poker. Quindi ora devi adattarti e passare al piano B, che fondamentalmente è una strategia molto conservativa. Ora devi cercare solo quegli spot che ti permettono di doubleuppare, quindi l’esatto opposto rispetto alla strategia che avresti con uno stack di 200 big blind”.

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