Recentemente, sul noto forum di Two Plus Two, un utente ha avviato una discussione che gli appassionati di poker online di vecchia data hanno affrontato più volte: il data mining. Secondo '1v1' - questo il nickname dell'utente - l'ultimo target di questa pratica sarebbero i sempre più popolari Spin & Go di PokerStars.com.
Per chi non lo sapesse, come riporta Wikipedia, il data mining è "l'insieme di tecniche e metodologie che hanno per oggetto l'estrazione di un sapere o di una conoscenza a partire da grandi quantità di dati (attraverso metodi automatici o semi-automatici) e l'utilizzo scientifico, industriale o operativo di questo sapere".
Di per sé, dunque, non si parla di un'attività fraudolenta. Ma se applicata al poker online può sicuramente dare un vantaggio a chi la sfrutta, come ha spiegato lo stesso '1v1' nel suo messaggio sul forum:
"TUTTI gli Spin and Go di PokerStars entro 30 secondi hanno 2 osservatori che compaiono e rimangono per tutta la durata del match, da quelli da 50 centesimi a quelli da 100 dollari. Vorrei sapere perché. Ho sempre fino a 5 osservatori per ogni partita 2x e ne ho giocate a migliaia. Non ho mai avuto UNA sola partita senza un osservatore".
Ovviamente il fatto che ci sia qualcuno che osserva lo svolgimento di uno Spin & Go non significa necessariamente che si tratti di data mining, dato che su PokerStars.com sono moltissime le persone che seguono il gioco altrui. Ma il punto di '1v1' è che non c'è alcun motivo per osservare migliaia delle sue partite, specialmente quelle in cui il montepremi è appena il doppio del buy-in.
Per questo motivo, '1v1' sostiene che non si tratti di vere persone che seguono il gioco ai tavoli, ma di programmi bot settati per osservare tutte le partite in modo da ottenere informazioni utili analizzando l'hand history.
Data mining, argomento borderline nel poker online
Molti ritengono che il data mining sia equiparabile al cheating o che quantomeno sia una pratica fortemente contraria allo spirito del gioco, soprattutto in un momento storico come questo in cui tutte le poker room online più in vista vogliono recuperare un'atmosfera più ricreativa e ludica, come dimostra per esempio il ban ai software di supporto.
Il data mining, come detto, permette infatti di acquisire milioni di mani su migliaia di giocatori contro il quale l'utilizzatore del bot non ha in realtà neppure mai giocato, acquisendo così un vantaggio competitivo per sé, o magari vendendo i dati ad altri giocatori.
C'è chi invece è addirittura a favore del data mining. Parecchi player ritengono che questa pratica in realtà vada a beneficio della community del poker, dato che maggiore è la raccolta dei dati e più è facile rintracciare i veri cheater, come negli scandali sui super user di Absolute Poker e UltimateBet.
[youtube]http://youtu.be/JmWHX8FWoAI[/youtube]
La risposta di PokerStars.com
Favorevoli o contrari che siano i giocatori, in realtà il data mining è contrario ai termini e condizioni di PokerStars: "La pratica del data mining (osservare partite senza giocare per costruire un database di hand history da usare in futuro) è proibito", si legge sul sito di PokerStars.com alla voce 'Third Party Tools and Services FAQ'.
Pochi giorni dopo l'apertura del topic, il Sit & Go and Tournament Manager di PokerStars, Baard Dahl, ha risposto così:
"Ciao,
siamo consapevoli dell'esistenza di siti che raccolgono dati dalle nostre partite, e stiamo provvedendo per prevenire questa pratica. Sfortunatamente non è così facile come schiacciare un pulsante, ma abbiamo risolto il problema negli Zoom e ci aspettiamo di trovare una soluzione anche negli Spin & Go.
Speriamo di farlo già nel primo trimestre del 2016, anche se è possibile che ci si possa spingere un po' più in là. Dopo che avremo risolto negli Spin & Go, ci occuperemo degli altri giochi il più velocemente possibile".