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Doug Polk: “4 errori che rovinano i tuoi risultati nei tornei”

Recentemente Doug Polk ha ammesso di ricevere tanti messaggi carichi di frustrazione da parte di molti suoi followers, stufi di investire ore e ore in un torneo per poi chiudere a ridosso dei premi che contano: a volte in 11° posizione in un evento dal field enorme, a volte in 6° posizione a un final table dove solo i primissimi premi fanno la differenza. Per Doug, domande come “perché ho l’impressione che sia impossibile vincere un torneo?” sono diventate sempre più frequenti.

Visto che si tratta di un argomento molto popolare, il professionista di Las Vegas ha dedicato un intero video all’argomento. Dopo aver spiegato che la fortuna ha un ruolo enorme nel determinare i risultati in questa disciplina, ha rivelato quali sono, dal suo punto di vista, i quattro errori fondamentali e molto comuni che vanno evitati nei tornei. Riconoscerli e apportare le conseguenti modifiche è il primo step per iniziare a chiudere i tornei in top 3 invece che in nona posizione.

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1. Non stravolgere il tuo gioco quando sei contro un professionista.

Questo è un errore che ho commesso anche io in passato. Se giochi contro un pro, non pensare di dover aggiustare la tua strategia per tenergli testa. Dovresti fare il tuo gioco standard prendendo in considerazione i vari fattori del caso. Ho visto delle mani disastrose da parte di giocatori che cercavano di exploitare i pro. La realtà è che i giocatori forti ricevono due carte: proprio come te. Non devi aver paura di loro, non devi pensare che ti rilanceranno quando sarai in bluff e ti blufferanno quando avrai valore. Calmati e ricordati che è solo una persona con due carte in mano. Non fare follie solo perché giochi contro un professionista famoso.

Doug Polk, qua impegnato nel WPT Five Diamond contro Mike Sexton
Doug Polk, qua impegnato nel WPT Five Diamond contro Mike Sexton

2. Prendi in considerazione le ante

Smettila di pensare che i tornei siano come il cash game: non è così. C’è un tavolo e ci sono otto avversari, ma non sono la stessa cosa. Mi riferisco in particolar modo alle ante: in un torneo ci sono le ante, che a volte raddoppiano il valore di chips nel piatto preflop. Sai cosa significa? Che devi andare a prendertele! Significa che devi rilanciare di più preflop, devi 3-bettare di più, chiamare di più, 4-bettare di più. Una strategia ragionevole per quanto riguarda il bottone nel cash game è di rilanciare con il 15% delle mani; nel torneo, il 60%, il 70% o addirittura l’80% di open raise può andare benissimo contro certi avversari. Stesso discorso per le altre posizioni. Non far finta di giocare a cash game se sei in un torneo: devi entrare nel piatto per vincere le ante. E quando le ante non ci sono, datti una calmata: le ante fanno la differenza, non puoi giocare nello stesso modo con e senza.

3. Fai il tuo gioco, indipendentemente dal buy-in

Per te non deve cambiare niente giocare un torneo con buy-in basso o uno con buy-in alto, se non che ai limiti più alti alcuni sono spaventati dai soldi in palio e ci sono giocatori migliori. Non pensare di aggiustare la tua strategia in base al buy-in, e ricordati che prima di salire di livello dovresti essere certo di avere il giusto winrate ai limiti più bassi. La soluzione quando fai level-up non è di stravolgere la tua strategia, ma di portare al tavolo il tuo gioco vincente.

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4. A volte nei tornei non puoi evitare l’eliminazione.

Questo è il punto più importante. Non puoi giocare ogni torneo preoccupato di venir eliminato o di pensare continuamente alla bolla, ai salti nel payout etc. Così non puoi giocare al massimo delle tue capacità. L’ICM è fondamentale, ovviamente, ma c’è un grosso problema: quando hai uno stack molto grande ti ritrovi in situazioni nelle quali il tuo stack vale più di quanto suggerisca l’ICM. Questo perché non viene considerato il valore aggiunto di uno stack molto grande in un torneo, che ti permette di mettere pressione ai tuoi avversari.

E l’altro problema è che se segui solo l’ICM puoi essere bluffato ed exploitato maggiormente. Non vuoi essere quel tipo di giocatore. Devi capire che a volte nei tornei non puoi evitare l’eliminazione, quindi devi giocare per vincere. Solo così inizierai a fare primo, secondo o terzo invece di settimo. In questo modo verrai eliminato un sacco di volte, ma quando centrerai un final table avrai ottime possibilità di vincere perché lo farai con un big stack. In entrambi i tornei WSOP che ho vinto sono arrivato al final table con lo stack più grande.

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