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Full Tilt: la rivoluzione rossa porta ad un -10% dell'action

Full Tilt ha adottato - una settimana fa - misure drastiche che sfavoriscono in maniera chiara i grinder professionisti e che hanno sancito la fine degli high stakes online (nelle varianti). Come era logico attendersi, la rivoluzione rossa ha sortito effetti non positivi nel breve periodo: secondo gli analisti, l'action è già calata oltre il 10% per le modifiche all'offerta, la lobby e la rake.

Pochi giorni dopo i grandi cambiamenti, l'azione aveva registrato una contrazione del 6%.

D'altronde le misure sono state adottate per ottenere miglioramenti in ottica di medio-lungo periodo, in vista della tutela dell'ecosistema del field e dei giocatori amatoriali.

Full Tilt Poker è diventata la sesta room mondiale

Ma ricordiamo quali sono state le storiche novità che la red room ha sposato:

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Sulla room, il player entrerà - ha annunciato l'amministratore delegato, Mansour - e nella lobby gli si aprirà una finestra, dove sarà possibile selezionare tipo di gioco e limite ma non potrà scegliere il tavolo. Dopo di che sarà il software a condurlo direttamente alla postazione, proprio come avviene nelle poker rooms live. In questo modo il giocatore non potrà scegliersi tavolo e avversari. Il grinder professionista, in estrema sintesi, non avrà più la possibilità di prendere di mira i giocatori più deboli e fare table selection.

"Abbiamo deciso - spiega il CEO di Full Tilt – di eliminare gli heads-up dalla nostra offerta ring game. In questo modo evitiamo che i più forti possano sfidare solo i giocatori deboli e non tutti".

La svolta epocale: stop ai limiti nosebleed, quelli dove si sfidano i giocatori high stakes più forti del mondo. Saranno banditi i tavoli full ring per i tavoli Stud, Draw e Mixed Games. L'action si sposterà di nuovo verso il PLO e NLHE dove però vi sono già dei limiti importanti. Di fatto, l’action high stakes sarà dirottata tutta su PokerStars.com.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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