Dopo la prima tappa vinta da 'LICANTROPOn1' la 'Club del Poker Road to Barcellona' registra una new-entry di livello.
A cercare un posto nelle prime 36 posizioni della leaderboard, che danno accesso alla finalissima di giugno che mette in palio un ticket per il Main Event EPT Barcellona, sarà anche la mitica Giada Fang.
"Sono venuta ora a conoscenza di questa iniziativa, che mi sembra ottima soprattutto perché l'EPT Barcellona è un sogno che hanno tanti, ma non tutti se lo possono permettere perché 5.300€ di ticket più le spese del viaggio sono una bella spesa per chi non ha un bankroll corposo. Credo proprio che parteciperò alla leaderboard, ma ad ogni modo se anche non dovessi vincere il ticket sarò a Barcellona ugualmente".
La recente partecipazione al PokerStars Players Championship grazie alla vittoria del sit rosa organizzato da non è che l'ultimo di una lunga serie di tornei giocati da Giada dopo essersi qualificata.
"Agli inizi della mia carriera ho giocato diversi IPT qualificandomi online tramite satelliti, e più di recente ho giocato anche qualche EPT, a Praga o a Barcellona, tramite satelliti online".
Per Giada "l'emozione del qualificato" scema dopo le prime mani:
"Prima di iniziare a giocare agli IPT ero molto emozionata, tuttavia una volta seduta al tavolo bastarono poche mani per acquisire fiducia e sentirmi molto tranquilla del mio gioco nonostante avessi molti regular al tavolo. Ricordo che c'era anche un top reg spagnolo che stava registrando il suo torneo con una troupe al seguito, infatti poi qualche amico mi disse di avermi visto in quei video".
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Per i qualificati ai grandi eventi live, il primo obiettivo è assolutamente andare a premio:
"Sicuramente in bolla premi chi si è qualificato online deve stringere i range, in quella fase del torneo non conviene giocare troppo contro avversari che sono abituati a tornei di quei buy-in. Prendere linee meno varianzose può essere una scelta saggia".
Secondo Giada il rischio di sentirsi appagati dopo aver strappato la qualificazione all'evento principale c'è, ma non dovrebbe durare a lungo.
"Una sorta di appagamento ci può essere, ma in realtà penso che l'emozione più grande sia giocare il torneo e confrontarsi con i regular di quei livelli, quindi non credo che ciò possa condizionarci"
Poi ci possono essere i casi limite:
"Penso a un giocatore molto chiuso e magari money scared che dunque in un grande evento potrebbe chiudersi ancora di più. In quel caso bisogna ricordarsi di non aver pagato il buy-in dell'evento e quindi che lo si può approcciare con una scioltezza maggiore rispetto a chi magari ha pagato per intero il buy-in."
Per Giada la "Club del Poker Road to EPT Barcellona" è ancora più apprezzabile alla luce di una offerta non spropositata di satelliti per la tappa catalana dello European Poker Tour:
"Nel palinsesto punto it i satelliti per gli EPT ormai sono un po' troppo ristretti, prima c'erano più promozioni e anche gli step che erano una ottima cosa. Sarebbe bello vedere più differenziazioni perché adesso l'unico satellite è da 250€" per ticket o ticket più spese quindi è un satellite che è difficile a prendere sarebbe bello vedere degli step 50 per 500 e 500 per 5k come fanno sul punto com che diventano più giocabili"