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Gratta e Vinci

Tarocca il Gratta e Vinci, ma viene sgamato: 59enne accusato di truffa

Un Gratta e Vinci fortunato, una vincita da €500 subito reclamata al bar dove il biglietto era stato acquistato, come da prassi in questi casi. Sembrava qualcosa di già visto, innumerevoli volte, e invece era un tentativo di truffa bella e buona.

Il fatto, come riportato da Lamartesana.it, è accaduto qualche settimana fa in provincia di Milano, dove il titolare di un bar si è accorto – seppure non immediatamente – che quel Gratta e Vinci che aveva appena pagato ad un signore sulla sessantina non era affatto vincente. Anzi… non è era affatto un Gratta e Vinci.

 

 

I fatti

Siamo a Cinisello Balsamo, a cavallo tra fine novembre e inizio dicembre. In uno dei tanti bar della città, gestito da un cinese, si presenta un signore di 59 anni che reclama una vincita al Gratta e Vinci. Niente di clamoroso, 500 euro, ma pur sempre una sommetta che di questi tempi non è certo da buttare.

Il titolare controlla il ticket ed effettivamente compare una delle combinazioni vincente del Maximiliardario. Quindi dà i 500 euro all’uomo, che se ne va come se nulla fosse.

Non sappiamo con esattezza come sia andata la vicenda, ma è probabile che il gestore del bar abbia l’abitudine di ricontrollare sempre i Gratta e Vinci che hanno appena incassato. E così, studiandolo con più attenzione, nota qualcosa che non va.

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Un Gratta e Vinci “composto”

Quel Gratta e Vinci in realtà… sono due.

Il truffatore, che abita a Monza, aveva infatti utilizzato due biglietti differenti per crearne uno vincente, facendo una specie di collage. Il risultato aveva inizialmente tratto in inganno il gestore del bar di Cinisello, che fortunatamente si è accorto poco dopo dell’inganno.

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Così è scattata l’immediata e inevitabile denuncia per truffa.

Come andrà a finire?

Il caso è finito dunque al Tribunale di Monza, dove si è già svolta la prima udienza.

Davanti al giudice monocratico Stefano Cavallini, l’imputato ha affermato di aver restituito circa la metà del premio ingiustamente incassato col Gratta e Vinci (€230), ma non ha chiarito se intende risarcire completamente il barista di Cinisello.

La querela dunque è rimasta in essere, anche se a quanto sembra il gestore dell’esercizio commerciale sarebbe pronto a ritirarla qualora il cinquantanovenne dovesse rimborsarlo completamente.

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