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Greg Merson: “Chi scegliereste per una Hall of Fame del poker online?”

Greg Merson ha recentemente lanciato un piccolo sondaggio dal proprio profilo Twitter, chiedendo ai professionisti ed agli appassionati che lo seguono quali sarebbero i giocatori che inserirebbero in una eventuale Hall of Fame dedicata al poker online, restringendo il ventaglio delle possibilità a soli cinque nomi.

Una cosa del genere ad oggi non esiste, e lo statunitense si domanda perché. In ogni caso, dopo qualche riflessione e cambio di rotta, le sue cinque nomination sarebbero ricadute su Phil Ivey, Patrik Antonius, Phil Galfond, Isaac Haxton e Cole South: “Il cash game è sempre stato il mio gioco favorito – ha spiegato Merson a chi gli chiedeva perché non avesse inserito Chris Moorman – ed in questo senso credo che la longevità sia essenziale per poter essere inseriti nella lista”.

Malgrado le sue scelte appaiano molto solide – all’inizio Merson si era dimenticato di Antonius, inserendo al suo posto Ben Sulsky – naturalmente non tutti hanno concordato, anche perché cinque posti sono comunque pochi e far torto a qualcuno diventa perciò di fatto inevitabile. Curiosa anche la reazione di Cole South, che non si inserirebbe in questa top 5: “Sei stato fin troppo gentile a pensare a me – gli ha scritto – io sceglierei Phil Ivey, Patrick Antonius, Phil Galfond, Daniel Cates e Mikael Thuritz“.

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Con circa 17 milioni di dollari vinti, nessuno ha guadagnato più di Patrik Antonius nel cash game online.

Escluso Viktor Blom perché, sempre per dirla con Cole South, “essere un vincente ai tavoli dovrebbe essere obbligatorio”, mentre invece rientrerebbero in una eventuale top ten o immediatamente a ridosso di questa nomi come quelli di Randy Lew, Prahlad Friedman, Chris Moorman, Tom Dwan ed i fratelli Hac e Di Dang, conosciuti online con i nickname di “trex313” e “Urindanger”.

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Naturalmente, fatti salvi i nomi al vertice della piramide, ciascuno ha le sue preferenze, ed a dispetto del successo ottenuto negli MTT Merson ha come detto preferito concentrarsi sul suo “primo amore”, malgrado una fetta consistente dei guadagni riportati ai tavoli dai giocatori sopracitati nasca dalla presenza di player come Guy Laliberté, che a suo tempo lasciarono sui tavoli virtuali milioni di dollari.

Infine, bisogna ricordare che giocatori come Phil Ivey o Phil Galfond in tempi recenti online stanno facendo tutt’altro che bene, ma si sa: i soldi vanno e vengono, il meritato status di leggende invece, quello è destinato a restare…

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