Poker onlineAd essere cattivi, viene da pensare che sia anche per questo motivo se l'azione a quel livello si è improvvisamente animata, ospitando alcuni dei regular più fastidiosi come Ola "Odd_Oddsen" Amundsgaard, Cole "cts687" South, Jens "Jeans89" Kyllonen ed altri: in tutto, una ventina di "entries" che ha continuato a giocare per un bel po'.
Gus Hansen, dietro al nickname di "broksi" e con la bandierina di Macao in bella vista nella lobby, ha deciso di multitablare su due tavoli, non mancando evidentemente di attirare l'attenzione tanto dei professionisti che dei semplici curiosi.
Evidentemente, le più che ingenti somme perse online - stiamo parlando di circa 22 milioni di dollari bruciati fra Full Tilt e PokerStars - lo hanno convinto se non ad abbandonare il gioco quantomeno a fare un passo indietro, prendendo parte a dei tavoli che non troppo tempo fa avrebbe guardato con sufficienza.
Impossibile sapere esattamente come possa cavarsela all'interno di quel field, dove sicuramente potranno esserci dei giocatori più abili di lui, ma allo stesso tempo pare difficile che tutti possano vantare edge su un professionista della sua esperienza, malgrado tutto.
Una buona notizia in ogni caso per i "mostri sacri" del livello, che oltre a potersi battere a lungo contro Gus Hansen hanno sicuramente visto partecipare alla partita giocatori che solitamente si terrebbero alla larga da un field con soli regular, e sui quali possono pertanto vantare una certa edge.
Visto che si è trattato di una sessione di Zoom, non è dato sapere quale sia stato il risultato finale del danese, comunque piuttosto deep in entrambi i tavoli aperti: riuscirà a prendere sul serio quelle somme di denaro e quindi a dare il meglio di sé, lui che era abituato a ben altro? Il dubbio è legittimo, ma un vero giocatore non regala mai niente, e che Gus Hansen lo sia fino in fondo - pregi e difetti inclusi - non c'è alcun dubbio.
