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High Stakes Feud

High Stakes Feud: che partenza per Negreanu! Ecco le mani chiave della sfida

Finalmente la sfida tanto attesa tra Daniel Negreanu e Doug Polk, ribattezzata High Stakes Feud, è cominciata.

Ieri, presso gli studi di PokerGO all’Aria Resort & Hotel di Las Vegas, i due giocatori professionisti si sono ritrovati alle due estremità dello stesso tavolo, per cominciare la battaglia heads-up da $200/$400 e stack di $100.000 ciascuno.

La premessa

Negli Stati Uniti d’America, dove il wrestling va per la maggiore, feud è il termine che indica gli screzi tra due o più lottatori.

C’è un motivo scatenante che spinge l’uno ad attaccare l’altro, il difensore ovviamente risponde per le rime e presto o tardi si incontrano sul ring per sistemare la faccenda menando le mani.

Chiaramente il modo per dirimere le questioni nel poker non è indossare un paio di mutandoni e scambiarsi suplex e irish weep, ma sedersi al tavolo e far parlare le carte. Ed è così che hanno deciso di fare Daniel Negreanu e Doug Polk.

High Stakes Feud: via!

E allora eccoci alla giornata di ieri, la prima delle tante di High Stakes Feud, che dopo l’esordio dal vivo si sposterà online. Negreanu e Polk, infatti, dovranno giocare 25.000 mani, al netto delle 200 già in archivio.

La prima mano ha visto Doug Polk fare check-raise con A 4 su board K 2 9 6 8 , trovando però il call di Daniel Negreanu con K 3 , per un primo grosso piatto andato a favore del canadese.

Il Kid Poker ha poi proseguito ad accumulare chip, anche se Polk è stato in grado di rispondergli per le rime.

Sorpasso e controsorpasso

Dopo la pausa, a 75 mani dalla fine della prima contesa di High Stakes Duel, Polk è riuscito a cambiare marcia fino a ridurre il gap a soli 750 dollari.

Due mani dopo, Doug si è trovato addirittura davanti di 13.475 dollari, ma nella mano seguente Negreanu ha rimesso la freccia. Polk ha rilanciato a $900 pre-flop con A Q , trovando la three-bet dell’avversario a $4.000 con A J .

 

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High Stakes Feud

 

Polk ha chiamato e il flop, A 8 J ha permesso a Negreanu di chiudere top two pair. Negreanu ha puntato poco, solo $1.600, spingendo Polk a rilanciare fino a $6.800. Dopo averci pensato qualche istante, il Kid Poker ha chiamato per vedere un 7 comparire sul turn.

Check di Negreanu, bet da $7.200 di Polk e call altrui. Al river, un 10, Danielino ha fatto di nuovo check su un pot da $36.000 e il suo avversario lo ha imitato. Questa mano ha permesso a Negreanu non solo di recuperare il gap, ma di portarsi in vantaggio di circa $4.500.

Negreanu prende il largo

Curiosamente, un’altra mano decisiva ha visto i due giocare praticamente con le stesse carte: A J per il canadese e A Q per l’americano.

Dopo un flop innocuo (8 9 4 ), su cui entrambi hanno fatto check, un J al turn e un A soprattutto al river hanno dato il via al’azione. Negreanu ha puntato solo in quinta strada, ricevendo il call del suo avversario e incassando un altro pot da $20.000.

Otto mani dopo, il pot più grosso di giornata. Con Q J , Polk ha puntato su board 6 K 6 8 2 , ma ha trovato Negreanu con un 10 6 per un trips floppato. Al river, l’americano ha mandato la vasca, trovando il call del canadese che in un colpo solo ha incassato $114.350.

Alla fine delle 200 mani, il Kid Poker ha chiuso con un saldo attivo di $116.500.

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