Una soffiata su una presunta bisca a Pattaya, località balneare in Thailandia a 100 miglia da Bankok, ha scatenato l'inferno e indotto 50 militari a fare irruzione all'ultimo piano di un lussuoso resort.
Le informazioni però erano sbagliate: nessun tavolo hot, niente d’azzardo, nessuna traccia di roulette, baccarat, blackjack o giochi simili. Semmai, l'appartamento ospitava un club di bridge con molti pensionati europei presenti nella sala. Neanche l'ombra di banconote.
Nonostante l'errore, la polizia ha deciso di arrestare 32 players per aver violato un'antica legge thailandese risalente al 1935 che vieta il possesso di 120 carte da gioco.
Inoltre, alle persone presenti in sala è stata contestata l'infrazione che le carte stesse non fossero vidimate dal governo, ovvero non avessero il sigillo ufficiale dello stato asiatico.
Queste persone sono state fermate per ben 12 ore, come riferisce il tabloid britannico The Guardian.
Arrestato Jeremey Watson, 74 anni, identificato come l'organizzatore del club di bridge (noto skill game e sport mentale), insieme ad altri 25 uomini e 6 donne, tra le quali addirittura una 84enne donna olandese.
I militari hanno sequestrato carte, computer ed un libro dove venivano annotati i punteggi, come prova dell’irregolarità. Per fortuna, dopo 12 ore di stato di fermo, la vicenda è stata chiarita e gli "ospiti" sono stati rimessi in libertà, ma che spavento...
Un giocatore (che non è stato fermato) ha rivelato ad un sito web che gli arrestati se la sono cavata con una multa da 5.000 baht, circa 95 sterline inglesi.
Chodchoy Sophonpanich è un' attivista per i diritti civili, presidente di diversi enti, tra i quali anche l'associazione di bridge nel paese asiatico ed appartiene ad una delle famiglie più ricche ed influenti della Thailandia. Si è recata nella nota località turistica per chiarire con le autorità ed ha commentato: "la polizia sa che il bridge è uno sport, perché un caso simile era accaduto qualche anno prima. Ma questa volta, molto probabilmente non ne erano a conoscenza i militari che hanno compiuto questo raid".
Il primo ministro della Thailandia, il militare Prayuth Chan-ocha ha intrapreso - in questi ultimi mesi - una dura politica repressiva contro il gioco d'azzardo per contrastare la corruzione dilagante. E l'ordine di applicare "tolleranza zero" sembra scattato, senza guardare in faccia nessuno (e la relativa carta d'identità)...