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Edoardo 'e-dot gol' Alescio, vincitore del Main Event Mystery Bounty Week: "nel 2011 trionfai al WPT Venezia"

Dietro al nickname 'e-dot gol', che domenica notte ha vinto il Main Event Mystery Bounty Week sul PokerStars Network, c'è un giocatore con un passato remoto davvero clamoroso alle spalle.

Nel 2011 l'allora ventiduenne Edoardo Alescio si aggiudicò il Main Event WPT Venezia per una moneta di 175.000€: è la prima cosa che ci dice oggi il trentaseienne di Oderzo (provincia di Treviso) quando lo contattiamo al telefono per farci raccontare la vittoria all'evento clou del festival online dedicato alle taglie misteriose.

Un tuffo nel passato

- Al tempo il WPT Venezia era una tappa gloriosa, nostalgia canaglia.

Quando vinsi il WPT giocavo parecchio, nel senso che non lo facevo proprio come lavoro ma comunque mi impegnavo molto. Avevo iniziato a giocare da giovane su Full Tilt Poker, c'erano tanti 'polli'. Giocavo abbastanza online, erano soldi facili al tempo. Dopo mi sono specializzato, ho studiato, anche libri sull'aspetto mentale. Il live è sempre stata la mia dimensione di gioco principale, al tempo ero anche andato a Las Vegas. Mi hanno sempre appassionato le dinamiche dei tell involontari delle persone. Ero molto forte in quello, invece online gli avversari non si vedono, il gioco è molto più robotico.

- Oggi quanto giochi?

Saranno dieci anni che gioco proprio saltuariamente. Una volta l'anno vado a fare il torneino a Nova Gorica che è a un'ora da casa. Facevo l'allenatore di calcio fino all'anno scorso, adesso che mi è nata la bambina sono fermo. L'altra sera ho aperto il torneo da cellulare perché la mia morosa si è addormentata assieme a lei perché erano tornate stanche dalla montagna.

Il titolo WPT in heads-up vs O'Dwyer

Come ci ha raccontato, Edoardo Alescio vinse il Main Event WPT Venezia nel 2011, il 13 dicembre per l'esattezza. Nel testa a testa decisivo 'e-dot gol' ebbe la meglio nientemeno che su Steve O'Dwyer, negando a quello che oggi è il 15° giocatore più vincente della storia del poker (46 milioni il suo score) uno scalino di premio di 80k.

Al terzo posto finì l'azzurro Michele Cairoli, prima dei due Andrea, Dato (4°) e Benelli (5°). In ottava posizione chiuse il torneo Marvin Rettenmeier.

Le mani del Main Event

- Come è andato il Main Event Mystery Bounty Week vinto?

Quando ho visto che dormivano mi sono detto 'va beh mi iscrivo al Mystery in super late'. Mancavano dieci minuti alla chiusura della registrazione tardiva e sono entrato con 10bb. In pratica ero già in push o fold. Nel mentre mi sono accorto che le taglie misteriose iniziavano dalla fine della late reg e ricordo che devo aver pushato tipo AQ o AJ e mi hanno chiamato con A3.

- Qual è la mano più importante che ricordi?

Me la ricordo benissimo: è stata l’unica vera “sculata” del tavolo finale. Eravamo in quattro left, con una bounty da oltre 2.000 € ancora in gioco. UTG apre, io flatto A-T. Lo small blind tribetta, l’original raiser folda e io shovo in four-bet.

Il tipo in small mi sembrava tiltato: aveva appena perso due o tre colpi ed era aggressivo in modo abbastanza random. In realtà stavolta aveva KK, quindi la mia lettura era completamente sbagliata. L’idea era farlo passare e raccogliere la dead money, invece mi sono ritrovato dominato.

Poi, al flop, cade l’asso: l’unico vero colpo di fortuna di tutto il final table. Ed è quello che mi ha cambiato il torneo!

- Una mano che pensi di aver giocato particolarmente bene invece?

L'ultima, quella che mi ha dato la vittoria, in cui ho tribettato J2o e poi ho fatto leva sui suoi timing tell per capire che le avrebbe messe tutte da peggio, contro la mia top pair. Pensavo però avesse più qualcosa come AT-KT-QT che non quel A9 (ndr, su board J-T-9-4-4 'e-dot gol' ha bettato flop, check-raisato turn e pushato river).

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Nessuna esultanza

- Dopo l'ultima mano hai esultato?

No, erano le cinque di mattina. E' stata una bella vittoria però navigo nel mondo del poker da tanto, quindi non penso che sarà l'ultima, ne arriveranno altre. Ho abilità a poker, anche se al momento sicuramente non sono aggiornato e non gioco un poker moderno. Mi dovrei rimettere a studiare perché come linee gioco un poker di dieci anni fa. Però per dire su Twitch seguo vari pokeristi. Non è che sono rimasto indietro del tutto, conosco le dinamiche che usano adesso.

- Segui qualcuno in particolare?

ZAMP, che so benissimo che non è un top reg ma è un bel intrattenitore, mi piace da vedere e quindi quando magari quando ho un'ora sul divano e non c'è nulla in tv può essere che mi guardi lui o qualche altro reg. Per questo conosco un po' delle dinamiche attuali anche se non uso Holdem Manager e non solvo niente. Il mio è un poker fatto più di letture che faccio mentre gioco.

Non so se dipenda dalla componente psicologica ma a padel ho ritrovato tanti pokeristi a iniziare da Nicola Cappellesso e Alessandro Chiarato.

Programmi & Padel

Hai qualche torneo in programma?

Sicuramente a settembre vado a Nova Gorica a giocare l'IPO. Trovandosi vicino è comodo perché non ho costi di trasferta, quando finisco di giocare torno a casa. E poi boh, sicuramente online quando c'è il Sunday Million o quando ho una serata in cui la mia morosa va a dormire alle dieci con la bimba. Ma i contatti con il poker proseguiranno nel quotidiano.

- In che senso?

Ho giocato a calcio in Eccellenza a un buon livello, niente di straordinario, fino a pochi anni fa. Poi avevo cominciato a fare il mister ma un anno fa ho smesso per la nascita della bimba. Adesso mi sono infognato male con il padel: non so se sia per una componente psicologica, ma tanti che giocavano a poker adesso giocano tutti a padel.

- Per quanto riguarda il padel sapevamo di Dario Sammartino. Chi sono gli altri?

Per esempio c'è Nicola Cappellesso che fa l'istruttore di padel vicino a casa mia. Dopo tanti anni siamo tornati in contatto col padel. Poi Alessandro Chiarato che organizza tutti i tornei qua della zona, e altri vari giocatori di poker adesso sono tutti dentro al campo da padel.

Giornalista
Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico si è appassionato al poker e dal 2012 è diventato il suo pane quotidiano. Intanto ha scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco. Vive in Maremma dove è riuscito a realizzare il sogno che aveva preso forma nella sua mente da piccolo davanti a un 486 con 4Mb di RAM, ovvero lavorare comodamente da casa scrivendo al computer. Laurea magistrale in scienze della comunicazione, da venti anni iscritto all'Ordine dei Giornalisti, prima di conoscere il poker si è occupato di cronaca sulla stampa quotidiana nazionale e di musica su quella periodica, quest'ultima soprattutto per entrare gratis ai concerti. Poi ha creato e diretto per cinque anni un freepress bilingue turistico-locale. Al termine di questa esperienza il suo percorso si intrecciò con il NLHE grazie a un amico che giocava su Full Tilt Poker.
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