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"Sono entrato al day 2 sul filo della late reg!" Intervista al vincitore del Sunday Million XXII Giacomo 'jacklafu98' Beneforti

Abbiamo rintracciato 'jacklafu98' che ieri mattina ha vinto il Sunday Million XXII di PokerStars Poker Sisal Poker. Dietro al nickname si cela Giacomo Beneforti: il ventisettenne dell'isola d'Elba ha iniziato a muovere i primi passi con il poker grazie ai coaching di Pietro Corsi, che poi altri non è che il suo miglior amico.

Visto il day 2 maratona di quasi 12 ore, ieri Giacomo ha preferito rimandare la chiacchierata con noi a oggi. La telefonata inizia da qui.

Col cooler in poppa

Ciao Giacomo, questa giornata ti è servita a razionalizzare l'incredibile risultato?

Abbastanza, ma in realtà non è che dovessi razionalizzare più di tanto. Sicuramente è una vincita importante, ma se uno ha deciso di intraprendere questo percorso lavorativo lo fa con almeno un minimo di aspettativa, o col pensiero che prima o poi un risultato così accadrà. Aver vinto questo torneo in particolare è una grandissima soddisfazione, sono contento di essere arrivato in fondo anche grazie a una buona dose di run e di fortuna.

Come era iniziato questo Sunday Million?

Domenica non ho giocato perché non mi sentivo tanto bene e sicuramente sentivo che non sarei stato performante ai tavoli perché non avevo il mindset giusto. Lunedì stavo meglio e ho deciso di lanciarmi e di schierarmi al Sunday Million per vedere come andava. Sono entrato in gioco sul filo della registrazione tardiva con 16,6bb. Per fortuna ho incocciato subito in dei cooler a favore, da lì il resto del torneo è stato tutto abbastanza in discesa almeno fino al final table.

Le difficoltà al final table

Al tavolo finale sono arrivate le prime difficoltà?

Sì, c'è stato un po' da subire e da faticare. C'era il buon 'Damo9393' con una chipleading soverchiante che faceva pesare le sue chips. Io ho dovuto sopportare più o meno tutto il tavolo finale, almeno fino a tre o quattro left, quando la situazione si è un pochino raddrizzata. Però al tavolo finale con l'unico regular chipleader che sapeva come far valere le sue chips per me è stato più un gioco di sopportazione e di pazienza.

Conoscevi qualcuno degli altri finalisti oltre a 'Damo9393'?

L'unico su cui avevo history è 'LovePS.it', gli altri credo fossero tutti occasionali quindi non avevo history. Ricordo un avversario in particolare che secondo me non ne ha azzeccata una. L'ho avuto da tre quattro tavoli left quando era tra i primi del chipcount e poi ha regalato chips a destra e a sinistra cannando quasi tutti gli spot.

Come hai approcciato la fase delle mystery bounty?

Da quanto il torneo ha raggiunto l'in the money fino a 400 left ho incassato sui 4k di mystery bounty e poi non sono più stato a dedicarmi troppo allo 'spiting' per prendere le taglie misteriose. Ho preferito stare attento a non sperperare chips e ad evitare la varianza delle mystery bounty.

Ho sempre detto a tutti i reg che conosco che all'isola d'Elba c'è l'aria buona che fa shottare

Giacomo Beneforti

La maratona

L'ultimo showdown è arrivato alle 08:38 di mattina: come hai vinto la stanchezza?

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In realtà non ho sentito troppo la stanchezza, forse anche per via dell'adrenalina che avevo in circolo. Considera che di fatto stavo monotablando almeno da mezzanotte per avere tutto il focus sul Sunday Million. Sicuramente ha aiutato la macchinetta di caffè che mi sono preparato alle tre e mezza.

C'è stato un momento in cui hai pensato che avresti vinto?

Forse verso i tre quattro left, a un certo punto ho iniziato a eliminare tutti gli avversari e mi è sembrata quasi una sliding door del torneo. Non nego che se fossi arrivato all'heads-up contro 'Damo9393' in parità di stack avrei preso in considerazione il deal perché erano le otto di mattina e l'heads-up spostava un pochino. Con un deal alla pari avremmo preso sui 52k a testa e sicuramente non lo avrei escluso. Comunque il pensiero che avrei potuto vincere si è materializzato verso i tre quattro left ma non è che poi sono stato ad ascoltarlo più di tanto, ho cercato di giocare uno spot alla volta dando il meglio di me.

Percorso e coach

Quando hai iniziato a giocare professionalmente a poker?

Da quattro anni e mezzo, però in realtà con la testa e l'approccio giusti dico da due anni e mezzo o tre, perché inizialmente non avevo il giusto mindset. Non mi dedicavo abbastanza al gioco, poi grazie ai miei coach sono stato indirizzato sulla giusta via raddrizzandomi un pochino, e poi siamo entrati in nella carreggiata giusta, o almeno credo.

Chi sono i tuoi coach?

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Pietro Corsi, che è poi il mio miglior amico, e poi Gaspare Sposato.

A proposito, dopo quello di Gaspare il tuo è il secondo Sunday Million che arriva all'isola d'Elba: è solo una coincidenza o c'è altro?

Ho sempre detto a tutti i reg che conoscono che l'aria dell'Elba è buona e fa shottare (ride). Qualcuno mi ha fatto la battuta dicendo che si vorrebbe trasferire qui. Nel caso di Gaspare comunque parliamo di una persona che sa il fatto suo alla grandissima. Sicuramente è una delle persone che devo più ringraziare per la mia crescita pokeristica.

Chi sono i regular che stimi di più, sia nel panorama italiano che in quello mondiale?

Dal discorso tolgo i miei coach e dico un paio di nick che si vedono di rado sui tornei dot it, ma quando si vedono sono dei player preparati che tendenzialmente ti levano chips: Candido Cappiello e Alessandro Pichierri. A loro aggiungo Riccardo 'Overbet91' Bonelli. Sul dot com dico Enrico Camosci, '€urop€an' (il finlandese Samuel Vousden, ndr) e Alexis Theologis.

Il gruppo dei grinder elbani

Giacomo ci ha inviato una foto col suo gruppo di amici / grinder dell'isola d'Elba.

giacomo beneforti foto di gruppo con grinder dell'elba

Da sinistra a destra: Edoardo, Pietro Corsi, Tommaso Battaglini (in basso), Giacomo, Gaspare Sposato, Matteo Diversi, Alessio Quintavalle, Dario Pieruzzini, Mattia Ridi e Ivan Sposato.

I progetti

Questa bella vittoria cambierà qualcosa delle tue abitudini pokeristiche?

A livello di online non credo, sono molto convinto di fare un percorso step-by-step senza montarmi troppo la testa, un passo alla volta senza bruciare le tappe. Sicuramente lato live penso che farò qualche torneo in più, ma anche lì sempre stando molto calmi e senza darmi alla pazza gioia, anche perché ho vinto una cifra che è considerevolmente alta ma in termini pokeristici, viste anche le spese delle trasferte live, non è poi così tanto.

Un pensiero ad andare all'estero per misurarti con il field mondiale lo hai fatto?

L'intenzione di spostarsi a Malta c'è e si sta facendo sempre più concreto. Per ora però rimane un pensiero.

Siamo ai saluti...

Lasciami ringraziare innanzitutto Pietro Corsi, che oltre a essere il mio coach è anche il mio migliore amico. E' stato lui a introdurmi in questo mondo ed è sempre stato il primo a spronarmi e ad aiutarmi anche dal punto di vista del mindset. Devo tanto tanto a lui, sia come persona che come coach. Poi voglio ringraziare anche Gaspare che anche lui mi ha dato una bella botta in più riguardo al coaching, sicuramente è una delle persone che devo ringraziare di più da un punto di vista pokeristico. Ovviamente ringrazio anche la mia famiglia che ha sempre supportato la mia passione per il giochino. Poi tutte le persone e gli amici che mi sono stati accanto, oltre ai ragazzi del mio gruppo di studio, sia quelli dell'Elba che quelli di fuori. Infine voglio ringraziare tutte le persone che dopo la vittoria del Sunday Million mi hanno scritto per farmi i complimenti: ho davvero apprezzato.

Giornalista
Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico si è appassionato al poker e dal 2012 è diventato il suo pane quotidiano. Intanto ha scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco. Vive in Maremma dove è riuscito a realizzare il sogno che aveva preso forma nella sua mente da piccolo davanti a un 486 con 4Mb di RAM, ovvero lavorare comodamente da casa scrivendo al computer. Laurea magistrale in scienze della comunicazione, da venti anni iscritto all'Ordine dei Giornalisti, prima di conoscere il poker si è occupato di cronaca sulla stampa quotidiana nazionale e di musica su quella periodica, quest'ultima soprattutto per entrare gratis ai concerti. Poi ha creato e diretto per cinque anni un freepress bilingue turistico-locale. Al termine di questa esperienza il suo percorso si intrecciò con il NLHE grazie a un amico che giocava su Full Tilt Poker.
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