Vai al contenuto

Jake Cody: ‘al WCOOP c’è più valore nelle varianti ma…’

Jake Cody è stato il più giovane vincitore del Triple Crown e la sua mission (dichiarata) nel poker è oramai più nel live che nell’online. Tra pochi giorni partirà il WCOOP e il “vecchio” Jake non vuole mancare – in ogni caso – al grande appuntamento. Ha vinto un evento SCOOP ma nella sua prestigiosa bacheca manca un braccialetto del World Championship of Online Poker. La caccia è aperta.

“Mi sento più a mio agio come live player  – commenta ai microfoni di Bluff Europe -, online non ho grindato molto quest’anno e sono impaziente di prendere parte al WCOOP: parteciperò a quasi tutti i tornei di No Limit Hold’em. Alternerò 4 giorni di grinding con 2 di riposo. Il programma è molto intenso”.

Eppure i suoi colleghi sostengono che c’è valore soprattutto negli eventi extra NLHE, nelle varianti: “E’ vero, hanno ragione. E’ una delle cose che voglio fare e che rimando sempre. Ma quando faccio qualcosa voglio essere veramente bravo. Sono molto competitivo”.

C’è un avversario che stima e che non vorrebbe mai incontrare ai tavoli: “guardo con interesse i video di Sam Greenwood. A me sembra molto forte e coerente nel ravvisare gli errori delle persone e pronto a sfruttarli. Sono rimasto colpito dal suo stile. Durante il WCOOP partecipano players che non giocano mai online ma che sono fortissimi nel gioco dal vivo come Igor Kurganov e Fabian Quoss…”.

jake-cody

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Dopo il titolo SCOOP, il player di Leeds va a caccia anche del World Championship, le intenzioni sembrano serie: “mi piacerebbe una Triple Crown COOP: un pensierino lo farò anche per il TCOOP (Turbo Championship of Online Poker, ndr)”. 

Ha vinto anche un braccialetto alle World Series ma il feeling con Vegas è tutto ancora da scoprire: “alle WSOP ci sono delle strutture scomode: soprattutto quelle con buy-in più bassi, gli stack non sono molto deep e ti ritrovi con tutte le tue chips in gioco nell’arco di pochi livelli”.

Il suo circuito preferito è un altro: “amo l’UIKPT perché l’atmosfera è molto rilassata rispetto alla maggior parte dei tornei che sono abituato a giocare. L’EPT è molto più emozionante da giocare, nel senso che ci sono più soldi in gioco, ma in termini di atmosfera l’UIKPT è impareggiabile”.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI