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Jared Tendler: “L’eccessiva sicurezza di sé è un killer silenzioso”

Jared Tendler è un mental coach di poker che ha coachato oltre 400 giocatori nel corso della sua carriera. Ha scritto il libro Il Mental Game del Poker, tradotto in italiano dalla Team PokerStars Online Giada Fang e da Marcello Papa. I lettori di Assopoker potranno acquistare il libro qui ed usufruire di uno sconto dedicato del 10%. Per usufruire dello sconto sarà sufficiente inserire il codice Assopoker nella casella Coupon Code.

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Avrete spesso sentito dire che la sicurezza di sé è una delle chiavi per avere successo. Ma è davvero così? Come molte altre cose che riguardano il mental game, la verità viene fuori solo dopo aver compreso appieno la natura della sicurezza di sé.

La sicurezza di sé è molto strana, perché alcune persone possono essere estremamente sicure nonostante abbiano pochissime skill. Ovviamente, sono queste le persone con cui vorremmo star sempre seduti ai tavoli, ma capire come ciò accada è fondamentale per evitare di essere troppo sicuri di sé. Questo fenomeno è stato studiato, ed è chiamato “Effetto Dunning-Kruger“.

L’Effetto Dunning-Kruger è un pregiudizio cognitivo nel quale una persona con uno scarso livello di abilità soffre l’illusione della superiorità, valutando erroneamente la propria abilità al di sopra della media.

Questo pregiudizio è dovuto alla scarsa abilità di riconoscere i propri errori. In altre parole, essere ciechi alla realtà delle proprie debolezze rende troppo sicuri di sé.

L’ignoranza della propria ignoranza crea l’eccessiva sicurezza di sé. Questo tipo di eccessiva sicurezza, nel tempo ha distrutto grandi giocatori di poker, perché non riuscivano a vedere cosa li aveva portati al successo. La cecità davanti alle proprie debolezze è ciò che rende l’eccessiva sicurezza di sé un killer silenzioso.

Un’altra scoperta importante di Dunning e Kruger è che alcune persone skillate hanno spesso poca sicurezza di sé.

“La competenza può portare ad indebolire la sicurezza di sé in quanto gli individui competenti potrebbero assumere erroneamente che altre persone abbiano delle competenze equivalenti”.

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In pratica, essere skillati può portare ad avere poca sicurezza di sé! È incredibile, se ci pensate. Ho anche scoperto che la sicurezza di sé può diminuire con l’apprendimento. Scoprire che c’è ancora tanto da imparare può portare a pensare che non si abbiano abbastanza conoscenze. Ma anche questa è soltanto un’illusione. Se, infatti, a queste persone potrebbe sembrare di non essere abbastanza preparate, in realtà hanno già una conoscenza maggiore rispetto ai loro avversari.

Un altro motivo per cui la sicurezza di sé è un concetto ingannevole è che l’eccessiva sicurezza di sé può distruggere il successo precedente. Parte del problema che deriva da questa idea è che le persone difficilmente riescono a guardare oltre un determinato punto di arrivo, come vincere un torneo importante o arrivare a giocare il NL1000.

Avere troppa sicurezza di sé potrà portarvi a credere che dal successo che avete avuto in precedenza deriverà automaticamente un successo maggiore, indipendentemente da ciò che farete. Ovviamente non è così, ed il poker è pieno di storie di giocatori che sono andati rotti dopo aver vinto un grosso torneo, o che sono diventati compiacenti dopo il boom del poker.

Ho intervistato Gavin Griffin (il primo giocatore della storia ad aver vinto una triple crown EPT, WPT e WSOP) nel 2012, in cui abbiamo parlato proprio di come questo problema lo abbia riportato a giocare i low stakes.

Qual è la lezione? Diventare giocatori di successo (qualsiasi cosa significhi per voi) non è sufficiente. Dovete riuscire a pensare oltre il vostro obiettivo iniziale e guardare al lungo periodo.

Se il vostro obiettivo è quello di raggiungere il NL400, aggiungete quello di battere i regular del livello. Arrivare ad un determinato punto non è abbastanza: dovete riuscire a rimanere lì, e per farlo dovrete studiare costantemente per migliorarvi. Celebrate i vostri piccoli successi, e cercate di capire che avrete sempre delle debolezze sulle quali lavorare. L’eccessiva sicurezza di sé porta alla compiacenza, e questa combinazione può essere letale per il vostro futuro di poker player. Un modo semplice per evitare l’eccessiva sicurezza di sé è quello di ricordare sempre che avete debolezze sulle quali lavorare, se volete rimanere sempre al top e continuare ad essere giocatori di successo.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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