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Armando d'Avanzo

La favola del braccialetto WSOP Online: intervista ad Armando D’Avanzo

Intervista ad Armando D’Avanzo 

Subito dopo la straordinaria impresa di un paio di notti fa, il neo vincitore del braccialetto WSOP Online, Armando D’Avanzo ci ha rilasciato qualche gradita dichiarazione per le nostre Storie di Assopoker. 

Ecco l’identikit di un campione che farà parlare ancora di sé.

Buongiorno, Armando e grazie per essere quì con noi.

1) La consuetudine della nostre interviste coi giocatori più hot del momento, ci obbliga, visto che è il primo incontro di Assopoker con te, a chiederti di raccontarci qualcosa di te, in modo che il nostro pubblico di lettori possa conoscere quello che ci vuoi svelare della tua vita, dei tuoi hobby e di tutto ciò che ti va.

Ciao a tutti i lettori di Assopoker e a te Andrea. Ho 29 anni, vengo da Napoli centro e la mia squadra del cuore, che te lo dico a fare, è quella della mia città.

2) Il tuo nome circola ormai da tempo nelle bocche e nei pensieri dei top reg italiani, sia a livello nazionale, dove ti sei fatto le ossa col tuo nick storico “Zambett”, sia, soprattutto, nelle arene di tutto il mondo, dove ti sei espresso al meglio. Come è nata la tua passione per il poker, come lo hai conosciuto e come hai iniziato con l’online?

A livello pokeristico sono sempre stato un giocatore di Cash Game, ma non ho mai disdegnato di giocare tutte le varianti del gioco, ormai da più di 10 anni.  

Mi sono fermato per una parentesi, anche piuttosto lunga dovuta a problemi personali, durante la quale ho abbassato di molto i miei standard di gioco.

Cash Game ed Heads Up

3) Avendo vinto eventi dal BI più altro rispetto a quello di stanotte, è palese che il tuo ABI sia elevato. Vuoi parlarci della tua vita da giocatore online? 

Ho conosciuto il Poker Online nell’ormai lontano 2008, vedendo giocare degli amici più grandi di me da casa, ma alla fine della fiera ho cominciato a giocare a poker a 5 carte dal vivo, la mia passione nacque allora, ma adesso sono principalmente un giocatore di Heads Up.

Ho preso residenza a Malta , proprio per investire nei tornei dal buy in piu alto in quanto ho scoperto il mondo Bitcoin anni fà e mi sono ritrovato un bankroll elevato. 

Inoltre penso che per giocare ABI più alti, sia necessario trasferirsi all’estero anche per migliorarsi come giocatore. 

Armando D’Avanzo e il l’analisi

Armando D'Avanzo
Armando D’avanzo

4) Alla fine delle tue sessioni se e quanto tempo dedichi allo studio e all’analisi del tuo gioco? E che tipo di importanza dai ad essi?

Non gioco tutti i giorni, se andate a vedere i dati del mio Sharkscope, ho giocato appena 103 game in circa 8 mesi, mi piace giocare la domenica coi GTD più elevati, ma sempre con un BI che non supera i mille dollari. 

Analizzo da solo le mie giocate, non ho mai preso un coach, non ho mai studiato tantissimo, ma ho sempre e solo seguito da autodidatta sia i tavoli live che quelli online.

5) Questa notte, con i complimenti di Assopoker, hai shippato l’evento numero 22 delle WSOP, il $400 Colossus NLH. Come ci si sente alla fine di una cavalcata così leggendaria che ti ha permesso di chiudere davanti a quasi 11.000 giocatori?

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Con tutta la buona volontà è davvero difficile raccontare a parole ciò che mi è successo dopo la vittoria, sono emozioni che non si possono esprimere.

Per Armando D’avanzo bisogna crederci sempre

6) A parte le tue indiscusse doti di grinder online, quali sono, a tuo modo di vedere, le caratteristiche principali che un giocatore deve avere per tenere dietro così tanta gente?

Penso che ce ne sia una e soltanto una: bisogna sempre crederci, mai arrendersi e prima o poi il tuo momento arriverà.

7) A prescindere dalla qualità del tuo torneo, che per arrivare fino a lì sarà stata elevatissima, le mani decisive che ti hanno portato a eliminare l’altro ragazzo italiano, Mirko Numerato e il giapponese Tajima, sono figlie di un’osservazione particolare del loro modo di giocare al tavolo fino a quel punto, oppure hai semplicemente sfruttato la qualità dei tuoi punti e massimizzato ciò che si poteva?

Ho avuto le mani decisive nei momenti giusti , ma ho anche usato strategicamente dei range non del tutto forti per approfittare del fatto che fossi in posizione, quando l’ho fatto, ma credo di aver giocato un buon torneo, sia al Final Table che nel momento in cui eravamo intorno ai 15 left. 

Questa è la mano al termine della quale, dopo aver foldato per ore all’inizio day 2, mi son portato nella situazione di leadership: AK apre per 2.5 ed in quel caso, anche se non lo faccio quasi mai, ho deciso di flattare per far speware altri player visto che il tavolo era aggressivo. In questo caso ho avuto fortuna perche il player con QQ pusha diretto e trovo anche il call di AK ed io che metto da terzo con AA. Il pot era enorme.

Non credo di aver sbagliato nessuna mano nel torneo, ho fatto delle letture sempre giuste, tranne una contro l’altro giocatore italiano, quando da chipleader mi son giocato un colpo con i 6 e prendo straight draw al flop che non si è chiusa al river, colpo che mi ha dimezzato.

8) Quali sono a tuo modo di vedere, i grinder online, più forti coi quali hai giocato fino ad ora?

Dario Sammartino, il mio idolo indiscusso, per proseguire con Enrico Camosci e Speranza. Mi piace tantissimo anche Niklas Astedt.

9) Come pensi di proseguire la tua carriera, quali sono i tuoi obiettivi a breve e lungo termine?

Adesso che ho un bel bankroll, vorrei investire in qualche torneo a maggiore Buy In, ma mi piacerebbe giocare tanti live adesso. 

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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