Poker onlineFino a ieri, ero convinto che il maggior lusso che ci si potesse concedere nel poker fosse mangiare sushi sul corpo di una modella coreana sdraiata sul cofano di un SUV bianco, mentre il vostro autista scandinavo aziona il tergicristalli facendo pulizia con del Moet et Chandon, che schizza sulla modella, aromatizza il nigiri e sottolinea con delle note fruttate la vostra innata raffinatezza.
Stamani però mi sono accorto di avere nel parcheggio ancora una Punto, e certo infastidito all'idea che nessuna modella vorrebbe mai sdraiarcisi sopra, mi sono convinto che il vero lusso in questo mondo, quello che davvero nessuno può permettersi di sfoggiare troppo a lungo, sia la stupidità.
Tutti noi pensiamo che una buona fetta delle persone là fuori siano stupide, o ignoranti, o volgari, o semplicemente non abbastanza brillanti o interessanti, e l'aspetto più divertente è che questo lo pensano davvero tutti: anche gli stupidi, gli ignoranti e i volgari. Del resto, secondo questa teoria non sono forse la maggioranza?
Nella vita di tutti i giorni questo equivoco può non rappresentare un problema. Si può trascorrere un'esistenza intera accecati dall'ottusità, rassicurati da una curiosa psicologia arrogante che ci convince di essere degli smaliziati volponi, quando la realtà è ben diversa: con un po' di fortuna, può non costarci un centesimo. Questo stesso atteggiamento, nel poker, rischia invece di presentare presto o tardi un conto salato.
Nel gioco del poker, infatti, uno stupido non è semplicemente un giocatore scarso, ma un giocatore scarso convinto di essere molto bravo, al contrario del resto del mondo, che per qualche strano motivo non si è ancora estinto. Questa convinzione può diventare ancora più solida, quindi pericolosa, se quel giocatore vive un periodo più o meno lungo nel quale i risultati lo premiano ben oltre i suoi meriti.
Nella nostra società chi guadagna denaro non è considerato uno stupido, e più ne guadagna più questo viene visto come vero. Di conseguenza, se inizialmente vinco denaro in un gioco considerato universalmente meritocratico come potrò mai arrivare a pensarlo, per di più di me stesso?
Il rischio però è dietro l'angolo, ed è quello di svegliarsi un mattino in modo brusco, scoprendo che quello che si credeva un SUV corredato di modella e champagne sia un'utilitaria vecchia di dieci anni che se ne langue lurida e sola in un parcheggio.
A quel punto, esistono solo due strade: cercare la modella sotto al letto o convincersi che quella che si ha di fronte è proprio una Punto, dandosi da fare per cambiare "automobile" o per rendere più dignitosa la propria. Per la gioia di tutti e per ovvie ragioni, però, la caccia alla coreana va ancora per la maggiore.
